
La E45 è riuscita a far parlare di sé e dei suoi disagi anche quando questi ultimi – e ci riferiamo al maltempo – di fatto non ve sono stati. Basterà andare su Facebook e scorrere i post degli utenti sul public group "Vergogna E45", dai quali si evince che forse è stato gridato il classico "al lupo al lupo" con una frettolosità un tantino eccessiva, nonostante di centimetri di neve ne siano caduti una trentina nella zona di Verghereto e subito i mezzi Anas si siano adoperati per sgomberare la strada.
I disagi, alla fine, vi sono stati di conseguenza: ricordiamo infatti che, a seguito della bufera scatenatasi nella mattinata di lunedì, era stato istituito il codice nero da Pieve Santo Stefano sud in direzione di Cesena. E sempre sulla stessa carreggiata, vigeva il codice rosso (quindi niente autotreni) da Sansepolcro sud fino a Pieve.
Nel tardo pomeriggio, quando oramai da diverse ore la nevicata era cessata, tutti i veicoli in marcia verso nord sono stati fatti uscire nella città biturgense e verso le 21 – dopo dieci ore - la circolazione in superstrada è ripresa regolarmente, senza alcuna segnalazione di incidenti o intraversamenti.
Le polemiche sul gruppo non sono però mancate: "Obbligo di catene o gomme invernali – ha scritto una persona - e poi ti trovi davanti uno spiegamento di forze dell’ordine per tenere chiusa la E45 fra Pieve e Sansepolcro in entrambi i sensi e con l’imbarazzante spiegazione: è chiusa per neve, ma la neve non c’è".
Tanto per complicare le cose, un altro problema si era verificato - sempre nella mattinata dell’altro ieri - sul versante romagnolo: a causa della rottura di un cavo dell’energia elettrica di media tensione, caduto nei pressi del chilometro 182 (poco prima di San Piero in Bagno per chi scende verso la Valtiberina) e della presenza di alcuni veicoli pesanti – privi di dotazioni invernali – intraversati, era stata temporaneamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni di marcia, la E45 fra gli svincoli di Montecastello e Canili, ovvero un tratto di oltre 35 chilometri, che ha costretto i camionisti a rifare la vecchia strada con curve anche strette.
La normalità è dunque tornata, ma attenzione adesso alle ore notturne, quando con la temperatura sotto zero il ghiaccio diventa l’insidia principale, pur con gli spargisale pronti a intervenire.
Claudio Roselli