La Capannaccia rinasce. Cambia la proprietà: le ipotesi sulla gestione

La famiglia De Santis cede l’immobile del ristorante a una nuova società. Nella fase di rilancio potrebbe tornare protagonista la famiglia Ottaviani.

La Capannaccia rinasce. Cambia la proprietà: le ipotesi sulla gestione

La Capannaccia rinasce. Cambia la proprietà: le ipotesi sulla gestione

Potrebbero tornare presto quelle indimenticabili specialità della casa che hanno fatto innamorare (e ingrassare) generazioni di aretini. L’immobile che ha ospitato per oltre mezzo secolo La Capannaccia è passata di proprietà, segno che il ristorante rustico per eccellenza potrebbe presto riaprire.

Esattamente un anno fa il monumento alla tradizione a chilometro zero aveva alzato bandiera bianca, insieme alla storica gestione Ottaviani. Da un giorno all’altro niente più risotto ai funghi, pappardelle al cinghiale, polenta quando è stagione e subito dopo pollo, coniglio, costoliccio e Fiorentina. Fino al gran finale con l’amaro di erbe ghiacciato, preparato in casa.

Non a caso la Capannaccia ha sopravvissuto a tre generazioni grazie alle materie prime e ricette della tradizione.

La famiglia di Andrea e Jacopo De Santis, professionisti aretini che vivono a Roma, ha ceduto la proprietà dell’immobile alla società Campriano Srl di Paolo Cuciti. Segno che presto il caminetto della Capannaccia potrebbe tornare a sfrigolare con una nuova gestione.

Tra le ipotesi sul campo c’è anche quella del ritorno della famiglia Ottaviani che per tre generazioni l’ha portata avanti e come nessun altro sa cosa serve per far funzionare a mille un locale distante dai grandi circuiti cittadini e turistici.

A spingere gli Ottaviani al passo indietro, un anno fa, furono gli strascichi che il Covid aveva lasciato nel mondo della ristorazione fuori dal perimetro del centro e della Città del Natale. Prima il blocco dell’attività, poi la difficoltà nel trovare dipendenti e infine l’aumento dei costi energetici. Una situazione complicata che aveva spinto l’oste Urbano Ottaviani, la moglie Maria e le figlie Cristina e Ilaria a lasciare.

Sui social era apparso il loro saluto: "Cari clienti, cari amici, con commozione la famiglia Ottaviani vi saluta. Dal 1967, anno di apertura del ristorante La Capannaccia – si leggeva nel messaggio – abbiamo condiviso con voi le gioie della tavola accompagnate dal nostro camino acceso, abbiamo visto nascere e crescere i vostri e i nostri figli, abbiamo fatto un percorso meraviglioso che, senza di voi, non sarebbe possibile. Ci piace pensare di lasciare in voi un piacevole ricordo, che sia un sapore, un sorriso, un’emozione".

Chissà che presto non arrivi una lettera che annuncia il ritorno.

Federico D’Ascoli