REDAZIONE AREZZO

Sanremo 2024, Jovanotti in concorso dopo 33 anni? Quelle parole di Fiorello

Chi ci sarà al Festival? Nel film su Gaber interventi continui dalla casa di Lorenzo Cherubini a Cortona

Sanremo 2024, Jovanotti in concorso dopo 33 anni? Quelle parole di Fiorello

Arezzo, 29 ottobre 2023 – “Penso che Gaber cambi la vita a chiunque lo ascolti". Lorenzo Cherubini, più che mai Jovanotti, attraversa a passo veloce lo splendido giardino che circonda la sua casa di Cortona, nella parte alta della città nella quale non solo vive ma sforna tutti i suoi successi. I tavolini e le sedie in ferro, la grande pianta rampicante che si allaccia come un’amante alle mura del palazzo, le lanterne da terra, i vasi di coccio e gli orci che raccontano tanto delle storiche fattorie aretine, l’accenno della limonaia che spunta dal verde.

È una delle scene del film che Riccardo Milani ha dedicato al "Signor G", uno degli artisti che ha fatto la storia dello spettacolo italiano. E Jovanotti è un grande protagonista, in condominio con Michele Serra, che ne racconta le gesta in una sala da biliardo, e con la testimonianza di Mogol, un altro nome legato a doppio filo con Cortona, e di tanti artisti: tasselli di un mosaico presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

Jovanotti racconta il suo Gaber dallo studio di casa, tra il legno e la pietra di interni che ha voluto in gusto rigorosamente toscano. "Lo ascolti, poi ad un certo punto spam": Jovanotti dà con sensibilità ancora da rapper la sintesi di un’esperienza, l’ascolto delle sue canzoni.

E così Lorenzo, mentre ancora si lecca le ferite profonde della brutta caduta dalla bicicletta, ritrova il centro della scena. Grazie al film monumento su Gaber: ma anche grazie alla marcia di avvicinamento al Festival di Sanremo. Perché il rebus del momento è il parterre degli artisti in gara alla prossima edizione.

E per ora a tenere banco è proprio la possibile partecipazione di Jovanotti. Che sarebbe clamorosa e che pure è data come molto probabile. La conferma più drastica arriva da Fiorello e va prese con le molle, perché non sai mai dove arrivino la goliardia e il divertimento e dove la verità tra le uscite dello show man.

Ma il passaparola corre da settimane, appeso a un albero che non sarà di limoni ma vede in prima fila autentici protagonisti della musica italiana: i Negramaro, anche loro sul red carpet della Festa di Roma, i Subsonica, i Kolors, Alessandra Amoroso, per non dire del ritorno di Albano. Jovanotti sull’Ariston vanta tre presenze: il duetto con Morandi di un anno fa sul filo della canzone scritta insieme, l’ospitata del 2000 con l’inedito Cancella il debito insieme a Carlitos Brown e l’unica presenza in concorso, quella del 1989. Quinto assoluto con Vasco, nell’edizione vinta da Fausto Leali e Anna Oxa con "Ti lascerò".

Chi non lascia ma vuole raddoppiare è la Woodworm, l’etichetta discografica in salsa tutta aretina e che di Sanremo sta facendo la sua personale scala d’oro verso il successo. Anche da quelle parti sale l’attesa per l’annuncio del parterre dei finalisti da parte di Amadeus. I rumors si sprecano. Sembra molto probabile il ritorno sul palcoscenico de La Rappresentante di Lista, Veronica e Dario, il duo protagonista assoluto due anni fa con "Ciao Ciao", non solo per la settima posizione ma per il trionfo nelle vendite e sulle radio.

E sulla rampa di lancio per il ritorno in riviera pare anche Malika Ayane, fresca di ingresso nella scuderia aretina della canzone, una delle voci più belle della musica italiana. Per la risposta, loro e gli altri, pendono dalle labbra di Amadeus, alla vigilia del suo quarto e forse per ora ultimo Sanremo personale.

Ma per ora si accontentano delle assicurazioni di Fiorello: senza sapere ancora se farsi una gran risata o se esultare all’annuncio della prossima canzone in gara. Perché la libertà non sarà star sopra un albero e quindi neanche su un palcoscenico: che però resta una formidabile scorciatoia per il successo.