MARCO CORSI
Cronaca

Lettera aperta del Pd al gruppo San Giovanni Civica

“Denigrate l’avversario. Evidentemente non avete niente da dire”.

Andrea Romoli, segretario del Pd di San Giovanni

Andrea Romoli, segretario del Pd di San Giovanni

Arezzo, 04 maggio 2025 – Una lettera aperta indirizzata al gruppo consiliare "San Giovanni Civica", nonché la principale forza opposizione in consiglio comunale è stata "inviata" dal Partito Democratico sangiovannese (nella foto in alto il segretario Andrea Romoli). Il documento critica aspramente i toni con cui si esprimono i civici nel dibattito politico. "Il rispetto delle regole, in politica come in qualunque altro ambito della vita, è la prima cosa - si legge nella lettera - Chi ha scelto di ricoprire incarichi politici, dal movimento più piccolo al partito più rappresentativo, nel contesto più periferico o in un’assise internazionale, deve conoscere e accettare le norme di comportamento corrette. Soprattutto sul piano del rispetto degli avversari."

"La denigrazione sistematica di chi non la pensa come te non fa parte di queste norme - ha sottolineato il PD - Anzi le viola esplicitamente. Se si arrivano a denigrare dei ragazzi identificandoli come “cespugli” si scende dal piano del confronto politico a quello della diffamazione da bar. Se si attribuisce ad una forza politica la qualifica di “S.p.A” per appiccicarci sopra l’etichetta della spartizione partitocratica ci si riempie la bocca dei più vieti refrain dell’antipolitica, non si costruisce un dibattito. Non si costruisce nulla. Questo però è quello che fanno i civici, o supposti tali, che da tempo ormai sono incapaci di discutere politicamente e si sono ridotti al ruolo di divulgatori seriali delle loro trite ovvietà. Probabilmente - ha aggiunto il Partito Democratico - non sanno più cosa dire, il dibattito politico é tutta un'altra cosa, è il confronto fra molteplici componenti diverse, è il processo dialettico che induce il progresso e l’evoluzione delle idee.

"Ma non basta una caduta di stile generica, bisogna andare anche oltre - prosegue la lettera - Ed ecco che allora non ci si vergogna di attaccare anche delle persone giovani che si propongono con entusiasmo e buona volontà: questo è davvero inaccettabile, cosa c’è di più squallido che dileggiare ragazzi che si affacciano alla politica invece che provare a costruirci un dialogo? Cosa c’è di meno civico che sminuire e sbeffeggiare chi rappresenta il futuro della nostra comunità? Comunque la si pensi, come si fa a non comprendere cose così ovvie? Possibile consegnare alle generazioni future l’idea che la politica si faccia solo innescando l’odio e la rabbia? Non è ancora passato un anno dalle elezioni e la principale forza di opposizione si è avvitata in un processo di dissoluzione all’insegna di rancori, polemiche astiose, offese reciproche: chi, come noi, ha a cuore lo stato di salute della dialettica democratica non può che dolersi di questa situazione - ha concluso il PD - È una cosa chiarissima per noi che veniamo da una tradizione di civismo antica e solidissima e non abbiamo la necessità di definirci civici per confondere la testa delle persone. Evidentemente questo concetto, pur elementare , non è alla portata di tutti."