
Sono due realtà imprenditoriali nate ad Arezzo ma che stanno proiettando il loro business in tutto il mondo. Parliamo della Seco e di Italpreziosi. Due settori economici completamente differenti: la prima sviluppa e realizza soluzioni tecnologiche all’avanguardia, dai computer miniaturizzati a sistemi complessi che integrano componenti hardware e software, la seconda è tra i principali operatori nell’affinazione e trading di oro e metalli preziosi in Italia e nei più importanti mercati internazionali. Entrambe negli ultimi giorni hanno raggiunto due traguardi importanti per dare ancora più sostanza ai progetti di crescita in cantiere.
La Italpreziosi ha appena sottoscritto un finanziamento di 40 milioni di euro a sostegno di un’ulteriore crescita del gruppo. Il finanziamento, della durata di 3 anni, è assistito da Garanzia Italia di Sace, lo strumento previsto dal decreto liquidità e destinato al sostegno delle imprese italiane durante l’emergenza Covid.
"L’operazione di finanziamento, nell’attuale contingenza di generale contrazione dell’offerta di materie prime, permetterà alla società di sostenere la strategia di sviluppo e crescita con impatti positivi sul territorio e in particolare sul distretto orafo-argentiero aretino che, insieme agli altri di Vicenza e di Valenza, rappresenta un polo di eccellenza per la produzione di gioielli", ha sottolineato Ivana Ciabatti, ceo di Italpreziosi.
"Intesa Sanpaolo da sempre accompagna e sostiene lo sviluppo delle imprese italiane in ambito nazionale e internazionale – ha commentato Michele Sorrentino, responsabile Network Italia di Intesa Sanpaolo – l’operazione con Italpreziosi, una delle principali realtà nel settore orafo-argentiero, conferma da un lato, il continuo supporto a un settore strategico del Made in Italy e, dall’altro, l’attenzione per il territorio e i distretti industriali del nostro Paese che rappresentano motore e sostegno dell’economia italiana".
Secondo i dati di Federorafi elaborati dal centro studi di Confindustria Moda, nel primo semestre 2021 l’export dell’oro si caratterizza per un forte recupero rispetto allo stesso periodo del 2020 (ma ancora in territorio negativo) e se confrontato con la situazione pre Covid del 2019 evidenzia una importante crescita sia in quantità (+16,2%) che in valore (+49,3%).
La Seco ha invece annunciato di aver registrato il più alto valore di ordine mensile dalla propria fondazione: 24 milioni di euro. "In particolare, si osserva un importante contributo da parte di Garz & Fricke, i cui nuovi ordini ricevuti nel mese appena concluso ammontano a circa 10 milioni" si legge in una nota. Garz & Fricke è una azienda che sviluppa e realizza soluzioni hardware e software per l’industria "Internet of Things" della quale Seco ha da poco acquisito l’intero capitale sociale. I nuovi ordini ricevuti da Seco provengono da clienti situati in tutti i mercati internazionali maggiormente serviti dal gruppo.
"La nostra crescita prosegue in modo importante, dimostrando la bontà della strategia e del posizionamento di Seco. La componente organica del nostro backlog aumenta la visibilità sul business per il 2022. Siamo entusiasti del contributo di Garz & Fricke, il cui processo di integrazione sta proseguendo meglio delle nostre aspettative. Seco ha un forte potenziale inespresso, sono molto entusiasta e fiducioso sul nostro futuro", spiega Massimo Mauri, ceo della società con sede ad Arezzo.