
Invaso artificiale sul torrente Ambra: "È una priorità per la sicurezza"
"A che punto siamo con l’iter per la realizzazione dell’invaso artificiale sul torrente Ambra?" La domanda è arrivata dal consigliere regionale della Lega Marco Casucci, che ha presentato un’interpellanza in merito alla Regione Toscana. L’opera è ritenuta molto importante per la messa in sicurezza idraulica del territorio. L’esponente del Carroccio ha sottolineato che, a seguito della risposta avuta dall’Assessore Monia Monni ed in particolare dalla Direzione Difesa del Suolo, mancano alcuni passaggi. "In particolare, – ha detto – dopo l’approvazione di una delibera del dicembre scorso, si attende il necessario riscontro da parte dell’Agenzia della Coesione Territoriale ed anche dell’Autorità Distrettuale dell’Appennino Settentrionale". Enti che si dovrebbero esprimere il loro parere in merito all’inserimento dell’opera tra quelle finanziabili. "Il costo complessivo stimato dal Consorzio di Bonifica 2, quale soggetto attuatore, per l’attività di revisione ed adeguamento della progettazione e per giungere al progetto di fattibilità tecnico-economica ammonta ad 1 milione e 350mila euro – ha concluso l’esponente leghista – Da parte nostra, quindi, continueremo a seguire l’evolversi della questione, confidando che tutte le parti in causa adempiano, dunque, in tempi non biblici alle varie procedure". L’invaso sul torrente Ambra a Bucine, è ritenuto indispensabile non solo per usi irrigui, ma anche per la sicurezza della Strada Provinciale 540 e dei residenti a valle, in particolare nella frazione di Levane e coinvolge anche il Comune senese di Castelnuovo Berardenga, al confine con la provincia di Arezzo. Servirebbe un bacino d’utenza di poco inferiore ai 300mila abitanti; un numero, dunque, assai rilevante e significativo. Si torna a parlare quindi di un tempo sempre attuale, legato alla sicurezza idraulico di un territorio che, in passato, ha pagato un dazio pesante agli eventi alluvionali.