REDAZIONE AREZZO

Tragedia in autostrada, muore in autosole: ferma l’auto e un camion lo travolge

Scende dalla macchina in una piazzola di sosta: dopo pochi secondi l’impatto. Incerta la dinamica. Aveva 60 anni ed era di Bucine, lo schianto vicino a Scandicci

Incubo strade: muore in autosole Ferma l’auto, travolto da un camion

Arezzo, 30 giugno 2023 – Ferma l’auto sulla piazzola di sosta, poi scende dalla macchina. Passa un pugno di minuti, o forse di secondi, e un camion lo travolge e lo uccide. Una tragedia della tarda serata di ieri e che ancora si presenta con il suo carico disperato di domande.

Una tragedia in autostrada, avvenuta poco dopo le 18,30. Lontana, decisamente lontana dalla nostra provincia: ma che ci vede di nuovo nel ruolo di protagonisti. Perché la vittima aveva 60 anni ed era di Bucine.

Siamo nel tratto compreso fra il bivio tra la A1 e la A11, nella zona di Scandicci. Uno di quegli snodi che chi frequenta l’autostrada conosce bene: se non altro perché è un attimo il possibile errore tra una direzione e l’altra, basta un pizzico di distrazione.

La careggiata è quella sud, nella direzione di Roma. Lo scenario è chiaro, chiaro a tutti: molto meno per ora la dinamica dell’incidente. Della quale al momento di andare in macchina filtrano solo delle ipotesi.

La vittima, dicevamo, aveva 60 anni ed era del Valdarno, per l’appunto di Bucine. E’ stato investito e ucciso da un mezzo pesante. Sul posto i mezzi del 118 e gli agenti della Polizia Stradale: per gestire il traffico e insieme per ricostruire le cause dell’incidente.

In base ad una prima ricostruzione sembra che l’uomo sia stato colpito proprio dopo aver fermato il proprio mezzo nella piazzola di sosta. E’ possibile che si sia affacciato sulla direttrice di marcia malgrado sfrecciassero mezzi su mezzi, come avviene tutti i giorni in quel punto?

L’ipotesi sembra improbabile. Forse più credibile, come a volte è successo anche di recente, che fosse intorno all’auto, magari per controllare il motore, e che a quel punto si sia innescata la tragedia.

Sul luogo dell’evento sono intervenuti i soccorsi sanitari, le pattuglie della polizia stradale e il personale della Direzione 4° Tronco di Firenze di Autostrade per l’Italia.

Un’Italia che come sempre in questi casi si divide esattamente in due. In pochi minuti i disagi per la circolazione si sono trasformati in un serpentone compatto di auto. Una coda di circa sette chilometri nella direzione Roma e rallentamenti preoccupanti in quella opposta, per il solito fenomeno della curiosità, tipico di queste situazioni.

Ne sapremo solo oggi di più. Di certo siamo di fronte ad una striscia tragica che sembra inarrestabile. Perché il sessantenne è la quindicesima vittima dell’anno: e poco importa se stavolta fosse fuori dalla nostra provincia. Solo in autostrada abbiamo pagato in pochi giorni un prezzo salatissimo.

Pochi giorni fa la fine di Kesia, sbalzata fuori dalla sua macchina, sempre in autosole, e morta a 16 anni. Il rientro del corpo della ragazza scivola verso la settimana prossima: e forse ci sarà un momento di commozione e di ricordo a Romena, sede della comunità che da sempre si stringe alle vittime dell’incidente. Lì c’è un parco i cui alberi sono stati piantati dai genitori dei ragazzi perduti sulle strade. E sono tanti: in un anno così quel parco rischia di diventare una foresta. Una foresta di dolore.