MATTEO MARZOTTI
Cronaca

Incinta si ribalta in auto, il sollievo dopo la paura: Martina e quel grazie ai suoi soccorritori

L’incidente al settimo mese dopo il corso preparto nella zona di San Polo. L’aiuto di una signora: “Mi è stata vicina tutto il tempo, come una madre”. Nello schianto ha riportato una frattura all’omero del braccio sinistro

L'auto ribaltata nell'incidente

L’auto dopo l’incidente avvenuto a San Polo pochi giorni fa

Arezzo, 17 settembre 2024 – Tanta paura per una carambola in auto, all’ottavo mese di gravidanza, che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi e il ricordo di quella signora che uscita di casa è rimasta con lei fino all’arrivo dell’ambulanza. La storia è quella di Martina Salvi ed è accaduta a fine agosto sulla strada che sale verso San Polo.

Martina cosa è successo?

“Erano le 13 più o meno ed ero alla guida della mia auto, stavo tornando a casa, ad Antria dove abito - racconta - ero di rientro dopo aver preso parte al corso preparto. Quel giorno ero alla 33esima settimana praticamente sette mesi e mezzo, adesso sono invece all’ottavo mese. Per la precisione alla 35esima settimana. Ad un tratto ho perso il controllo dell’auto”.

Ha accusato un malore?

“Ho avvertito un giramento di testa forse dovuto alla mia condizione - spiega Martina - con la mia auto sono andata a sbattere contro un’altra vettura ferma in sosta. È stata davvero questione di un attimo. Quando mi sono ripresa, sono tornata in me, ho sterzato ma ormai era troppo tardi. La mia auto è andata letteralmente su due ruote, è andata in testacoda ferma e come non bastasse ha sbattuto contro il marciapiede. Lo scontro contro lo scalino ha fatto terminare la corsa della mia auto sottosopra”.

È accaduto tutto velocemente, ha avuto paura in quei momenti...

“Ho iniziato ad urlare già mentre ruotavo - confessa Martina - anche mentre alcune persone stavano venendo incontro per capire cosa fosse successo. Cosa ho fatto? Sono riuscita ad uscire dal finestrino e per prima cosa mi sono stesa, supina, sull’asfalto continuando ad urlare per lo spavento, per quanto era appena accaduto”.

C’è stata una persona in particolare che ti ha aiutato e che ricordi pensando a quel momento...

“C’è stata una signora in particolare che è stata davvero molto materna. Mi è stata vicino, è stata la mio fianco fino all’arrivo dei soccorsi ed ha provato in ogni modo a tranquillizzarmi. Pensi, è stata lei a parlare al telefono con mio marito cercando di rassicurarlo sulle mie condizioni”.

Ha poi avuto modo di incontrarla di nuovo, di ringraziarla?

“Non ci siamo incontrare dopo l’incidente, ma ha lasciato il numero a mio cognato e l’ho ringraziata appena ho potuto. Davvero, è stata molto materna nei mei confronti”.

Arrivata al pronto soccorso del San Donato qual è stata la diagnosi dopo gli accertamenti a cui si è sottoposta?

“Nell’incidente ho riportato una frattura pluriframmentaria all’omero sinistro che mi ha portato a sottopormi ad un intervento. È andata bene tutto sommato quando accaduto”.

Adesso come stai?

“Bene, all’ottavo mese in attesa del secondo figlio. Il primo si chiama Gioele e tra qualche settimana conoscerà il suo fratellino Ettore”.

Ed entrambi magari tra qualche anno sentiranno raccontare dalla propria mamma quanto accaduto in quel giorno d’estate, di una brutta avventura finita bene.