LUCA AMODIO
Cronaca

Schianto ad Arezzo, morto militare del Genio. Aperta un’inchiesta: tutte le ipotesi al vaglio

L’auto sulla quale viaggiavano si è ribaltata più volte: tre in ospedale. Stavano rientrando a casa. Soccorsi inutili per Paolo Berbeglia

Paolo Berbeglia morto a 20 anni nell'incidente stradale ad Arezzo

Arezzo, 12 maggio 2024 – Ancora sangue sulle strade della Toscana. Ancora un incidente mortale. Non c’è stato nulla da fare per Paolo Berbeglia, il giovane militare di vent’anni che la notte scorsa ha perso la vita dopo che l’auto su cui viaggiava è uscita fuori strada e si è ribaltata più volte. Berbeglia era militare del Genio ferrovieri di Bologna, città dove si era trasferito. Nello schianto sono rimasti feriti anche gli altri amici a bordo: tre ragazzi, tutti classe 2003, tutti ricoverati al pronto soccorso tra l’ospedale di Arezzo e di Siena dove è stato trasferito il più grave, in codice rosso.

L’incidente è accaduto nella notte tra venerdì e sabato, alle porte di Arezzo: sulla provinciale di Pescaiola, all’altezza della rotonda che porta alla frazione di Ruscello. Il gruppo stava tornando a casa, dopo aver trascorso il venerdì sera in centro città. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti: spetterà ai carabinieri della Compagnia di Arezzo ricostruire la dinamica che, stando a quel che si sa al momento, è stata spaventosa. L’auto, una Polo Volkswagen, stava procedendo dal centro della città verso la periferia quando, per cause ancora in corso di accertamento, è finita fuori strada, ribaltandosi più volte, almeno quattro o cinque, scaraventata a cento metri di distanza dalla carreggiata. Nello schianto ha urtato anche un palo della luce, sul lato dei passeggeri dei sedili posteriori, dove era seduto il militare che, nonostante i tentativi di rianimazione operati a lungo dai soccorritori, non ha avuto scampo.

Sul posto, insieme alla Croce Bianca di Monte San Savino, l’automedica e alla Misericordia di San Giustino, sono arrivati anche i vigili del fuoco di Arezzo che sono intervenuti per estrarre dalle lamiere chi era a bordo, tra cui il corpo di Berbeglia le cui condizioni sono parse critiche fin da subito. Di fianco a lui, l’amico che ha riportato le ferite più gravi e per questo è stato necessario l’intervento dell’elisoccorso Pegaso 2 che ha trasferito il ventenne a Siena. Rosso il codice d’ingresso al Policlinico delle Scotte: nella serata di ieri si è appreso che le sue condizioni sono stabili. La speranza è che sia fuori pericolo. Più lievi le ferite riportate dal ragazzo al volante e da chi era sul lato passeggero accanto a lui davanti: tutti e due sono stati portati al San Donato di Arezzo in codice giallo. Entrambi erano stati dimessi in giornata, uno dei due con una prognosi di tre giorni.

L’alcol test è stato eseguito e i primi risultati avrebbero dato esito negativo. Una distrazione o una velocità troppo elevata: al momento tutte le ipotesi sono in campo ma non ci sono elementi che fanno propendere per una piuttosto che per l’altra. Per questo la Procura di Arezzo ha aperto, come di routine, un fascicolo per omicidio stradale, così da far luce sulla vicenda: la titolare dell’inchiesta è la pm Laura Taddei che ha fissato per lunedì l’ispezione sul corpo della vittima che verrà eseguita dal medico legale incaricato all’ospedale di Siena. A quel punto si deciderà se approfondire con l’autopsia.

Paolo Berbeglia, era originario di Arezzo dove aveva studiato all’istituto tecnico aeronautico. Solo da qualche mese si era arruolato nel reparto del Genio Ferrovieri a Castelmaggiore, come volontario per un anno.