Ottantadue ornamenti realizzati in avorio africano e una sezione di tronco di ebano. E’ quanto la Guardia di Finanza di La Spezia ha sequestrato a una cittadina venezuelana, residente in provincia di Arezzo, durante una normale attività di controllo all’interno del terminal passeggeri del porto della cittadina ligure. La signora aveva sistemato i manufatti all’interno di una borsa. C’erano scacchiere, riproduzioni di animali, miniature, maschere e decorazioni finissime. Al momento delle verifiche la donna ha dichiarato che si trattava di oggetti personali e che li aveva con sé perché prossima a un trasferimento. Gli uomini del reparto antifrode dell’agenzia delle dogane e dei monopoli e i militari della Guardia di Finanza, già dal primo esame della merce, hanno concretizzato che si trovavano di fronte a oggetti di rara fattura realizzati con materiali provenienti da specie protette quale l’elefante africano. La perizia effettuata da un esperto ha confermato la tesi degli investigatori appurando che tutti i manufatti erano prodotti in avorio di particolare pregio, data anche la l’accurata fattezza degli stessi. I beni sono stati sequestrati con finalità di confisca in applicazione delle previsioni della convenzione di Washington a tutela delle specie di flora e fauna protette, tra cui rientrano sia l’ebano che l’avorio, e la donna è stata multata di 5 mila euro. "L’intervento congiunto - spiegano la Guardia di Finanza di La Spezia - si inserisce in un più ampio dispositivo di presidio anche dei flussi commerciali internazionali per contrastare e reprimere i traffici illeciti via mare di specie di flora e fauna in pericolo di estinzione, e conferma la perfetta sinergia con l’agenzia delle dogane e dei monopoli".
CronacaIn viaggio con oggetti in avorio ed ebano. Aretina stangata dalla guardia di finanza