
L’uomo è stato fermato dai carabinieri di Sansepolcro per un controllo nella tarda serata. Subito è stata riscontrata la mancanza di assicurazione del mezzo, poi è stato perquisito .
Fermato per un semplice controllo, viene pizzicato senza l’assicurazione del veicolo, ma è nulla rispetto a quello che salterà fuori di lì a poco e che ha portato all’arresto di un uomo sulla quarantina residente nel vicino Comune umbro di Citerna. È successo intorno alla mezzanotte fra martedì e mercoledì in via Santa Croce, strada del rione di Porta Fiorentina a Sansepolcro che è una delle traverse di viale Vittorio Veneto; in quel momento, una pattuglia dei carabinieri della locale Compagnia è impegnata in un normale servizio notturno territoriale e a un certo punto i militari dell’Arma notano un’automobile che si sta aggirando in zona destando qualche sospetto, rivelatosi poi fondato. A bordo dell’utilitaria c’è il solo conducente, che è appunto il citernese; alla richiesta dei documenti, nessun problema: l’uomo si mostra calmo, poi inizia a cambiare atteggiamento non appena i carabinieri appurano che la vettura è sprovvista della copertura assicurativa obbligatoria.
In casi del genere, scatta il sequestro amministrativo del veicolo ed è proprio questo il timore che assale il quarantenne, ben consapevole dei provvedimenti che sarebbero scattati nei suoi confronti per gli oggetti che nasconde dentro l’abitacolo. Gli uomini della pattuglia decidono quindi di procedere con la perquisizione della macchina, rinvenendo subito un fucile con tanto di cannocchiale per l’ingrandimento del bersaglio; l’arma era stata occultata sotto un telo ma nelle immediate vicinanze del posto di guida, con il conducente che quindi ne aveva la piena disponibilità e il pronto utilizzo, sono state trovate anche le munizioni. E non è tutto: c’erano anche due coltelli da punta e taglio, di genere vietato, lunghi rispettivamente 21 e 19 centimetri. Per l’uomo, che alle spalle ha precedenti anche se non legati al possesso delle armi, sono allora immediatamente scattate le manette ai polsi con conseguente trasferimento in carcere ad Arezzo, dove si trova tuttora rinchiuso in attesa della prevista udienza di convalida disposta dal Gip, che però ancora non ha stabilito la data.
Sotto la direzione della Procura, sono tuttora in corso indagini per addivenire alla provenienza del fucile, che è risultato pienamente funzionate e la cui matricola non risulta censita in Italia, per cui potrebbe essere di provenienza estera.