
Operaio orafo
Arezzo, 28 ottobre 2020 - – I risultati di commercio internazionale del 1° semestre 2020 consentono fi effettuare una prima valutazione degli effetti della crisi in corso a livello territoriale e di come le misure di contenimento abbiano impattato sulle diverse specializzazioni. L’andamento delle esportazioni in Toscana è stato complessivamente in linea con la media italiana, registrando un calo del 15%.
Il valore totale delle esportazioni risulta però influenzato dalla crescita del settore della metallurgia (+64%), concentrata in particolare sui metalli preziosi di Arezzo, bene-rifugio che risente delle quotazioni dell’oro: al netto di questa componente il calo sarebbe stato più severo e pari al -23%, più marcato rispetto al corrispondente italiano pari al -16%. Questo particolare incremento porta la metallurgia al primo posto in termini di esportazioni, a scapito della filiera della pelle che per effetto del calo subito nei primi sei mesi (-40%) diventa il secondo settore.
Se l'oro fisico vola e arriva a pesare ben 8 punti sulla percentuale regionale, gli altri setori crollano. L'oreficeria accusa una perdita del 44,6%, la pelletteria del 29,7, il tessile abbigliamento del 21,2.