REDAZIONE AREZZO

Il racconto dello sfacelo

Giovanni Boccaccio nelle pagine intrdouttive della prima giornata del Decameron, descrive l’epidemia di peste che si abbattè in tutta Europa non risparmiando Firenze: era l’anno di disgrazia 1348.

Boccaccio si concentrò sul degrado morale della società fiorentina in seguito alla pestilenza con il dubbio se essa fosse stata causata da una punizione divina o da un maligno influsso astrale. Sette ragazze e tre giovani vedono la città allo stremo e ne scappano, decidendo di ritirarsi nella campagna fiorentina.