
L’installazione si ispira proprio a questo insetto che vive nei boschi del Casentino e soprattutto al feromone emanato per farsi trovare dalle femmine
PRATOVECCHIOUn’opera dedicata alla magia del bosco e del Parco collocata nel cuore di Pratovecchio. La creazione è stata realizzata grazie al progetto nazionale di arte contemporanea diffusa una Boccata d’arte, sostenuto in casentino da Mariae Nivis 1567 della famiglia Freschi e Vangelisti. Per la Toscana quest’anno è stato scelto proprio Pratovecchio, con un progetto di Stella Rochetich curato da Gabriele Tosi dal titolo "Gli alberi non vagano". L’opera, una sorta di uovo gigantesco, da cui emergono fessure dalle quali è possibile attingere l’aroma che l’osmoderma eremita, un insetto raro che vive nel legno in decomposizione, rilascia per attrarre le femmine, è stata collocata nella fontana di piazza Jacopo Landino. L’installazione si ispira proprio a questo insetto che vive nei boschi del Casentino e soprattutto al feromone emanato per farsi trovare dalle femmine.
La riflessione da cui è partita Stella Rochetich per questa sua installazione, è l’amore e la fertilità del borgo di Pratovecchio in connessione con la natura. "L’idea non nasce da un singolo momento – spiega l’artista – ma da una serie di frammenti che mi sono arrivati dalle persone del borgo. Parlo del direttore del Parco Andrea Gennai, ma anche di altre persone come Denise Vangelisti. Quando ho saputo dell’esistenza dell’osmoderma eremita ho capito quale strada prendere". L’uovo della vita e della fertilità è un contenitore in ceramica, uno scheletro di rara fattura e cavo al cui interno sono state incollate delle ampolle nelle quali è stata iniettata l’essenza, la molecola del feromone, che è stata utilizzata per un progetto di tutela dell’insetto.
So.Fa.