
Première è la vetrina delle creazioni d’autore all’interno di Oroarezzo
Oro e moda due facce della stessa medaglia a OroArezzo dove c’è spazio per Première che vede il gioiello come specchio del tempo. Il concorso celebra l’eccellenza produttiva e creativa del Made in Italy con i pezzi unici realizzati dalle aziende che partecipano al concorso esposti nelle due grandi vetrine al centro del padiglione Chimera.
Beppe Angiolini, presidente onorario della Camera Nazionale Buyer della Moda e art director di OroArezzo, cosa c’è al centro di Première?
"Premiere punta sulle infinite prospettive che un oggetto, già ricco di luce, come il gioiello, può avere se amplificato da uno specchio: non solo una superficie riflettente, ma in un senso più vasto. Ogni creazione è lo specchio di un momento, ma anche di ciò che verrà... passato, presente e futuro. Specchio del tempo, della vita, dell’anima, della bellezza…".
Un focus della fiera è dedicato agli accessori moda, quanto sono importanti?
"Che cos’è un gioiello se non il più desiderabile degli accessori? E così, il costante rapporto che OroArezzo ha sempre avuto con il mondo della moda, quest’anno con gli accessori si manifesta con oggetti concreti: preziosi a loro volta, per sottolineare stili e look personali. Il tempo è un riflesso continuo e un accessorio di valore o un gioiello diventano testimoni di quella collezione e di quel momento".
La fiera arriva a teatro con il Gianni Schicchi: gli attori indossano gioielli realizzati dalle aziende del distretto. Quanto è stretto il binomio oro e moda?
"Il fatto che i protagonisti del ’Gianni Schicchi’ indosseranno gioielli sui loro costumi è indice di una sinergia particolarmente importante. Ieg e Federorafi hanno voluto questa anteprima al teatro Petrarca. E nulla è più unificante della musica, linguaggio che include tutti: artisti, pubblico, designers, buyers... E la presenza dell’incorruttibile oro crea un’aura di eternità all’evento".
Arezzo nei giorni della fiera accoglie migliaia di presenze. Come valorizzare la visita alla città?
"Bello rivedere la città ’invasa’ dai visitatori. Come valorizzarla? Con il calore dell’accoglienza, oltre agli eventi celebrativi del Vasari, la semplificazione delle prenotazioni per vedere il ciclo meravigliosamente restaurato della Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca , il crocefisso più celebre al mondo del Cimabue. Una riflessione: tutti stiamo pensando un po’ di più al lato spirituale della nostra vita: la scomparsa di Papa Francesco, l’elezione del nuovo pontefice non lasciano nessuno indifferente. E bellezza e spiritualità sono per Arezzo pane quotidiano".
Cosa è stato scelto di valorizzare negli allestimenti della fiera?
"’Lo specchio del tempo’ si propone di unificare al massimo nella diversità momenti e personalità varie. Il cubo di specchio è una figura geometrica a più facce che oltre riflettere la luce deve riflettere anche un pensiero di luce, memoria o visione... Cosi chi guarda o è guardato potrà scegliere in libertà qual è il lato migliore che lo rappresenta".