REDAZIONE AREZZO

Il mastodontico Giano di Alessandro Marrone

L’opera dello scultore è alta quattro metri e sarà collocata all’ingresso di Subbiano

Un grande Giano Bifronte a Subbiano per dare il benevenuto a chi arriva nel paese che deve il suo nome al misterioso dio romano dai due volti. L’opera è firmata da Alessandro Marrone, artista di vaglia a cui Arezzo e la sua provincia devono già opere d’arte di valore, vedi il monumento ai caduti di Nassiriya. Marrone sta completando la scultura che verrà collocata all’ingresso del paese in via Aretina, inauugrazione fissata il 12 settembre, un sabato.

Per rendere possibile la realizzazione, che nasce da un’odea dello stesso artista, era partita da tempo una raccolta di fondi appoggiata dall’associazione culturale La Cornucopia e patrocinata dal Comune. Marrone ha iniziato a lavorare alla statua circa un anno e mezzo fa, dandando il via a un vero e proprio cantiere, indispensabile per le dimensione di una statua che poggia su un basamento di due metri e si sviluppa in verticale per quattro. Nel basamento verranno ricordate con una targa le aziende che hanno reso possibile la realizzazione della statua a due facce, una rivolta verso il Casentino e l’altra verso Arezzo, Le aziende sono la Nova Verta, sponsor principali a cui si sono affiancate Caem, Lc Group, Magi e Officina Bianchi.

E’ lo stesso Alessandro Marrone che spiega come sia stato possibile arrivare alla creazione di un’opera di questo spesso re dimensioni: "Una realizzazione - dice - resa possibile grazie al coinvolgimento delle realtà del territorio che mi sento di ringraziare personalmente".

Continua Marrone raccontando ciò che ha voluto rappresentare con il Giano Bifronte, inserendolo a pieno titolo nel territorio. "L’opera - spiega - contiene simboli e riferimenti che si rifanno in pieno all’identià del luogo, alla storia e alla tradizione. Il doppio volto di Giano sarà allo stesso tempo il benvenuto per chi arriva dal Arezzo e l’arrivederci per chi invece arriva dal Casentino".