REDAZIONE AREZZO

"Il latte uccide i vitelli", nuovo blitz in città di Vivere Vegan

In via Don Minzoni sono apparsi manifesti che puntano il dito contro la filiera del latte che vede migliaia di vitelli "sfruttati e uccisi". Un mese fa la campagna contro le uova e l'uccisione dei pulcini maschi

Il manifesto di Vivere Vegan

Arezzo 28 dicembre 2020 - Nuovo blitz dell’associazione Vivere Vegan ad Arezzo. Dopo il manifesto che denunciava l’uccisione di milioni di pulcini maschi per la produzione delle uova e nell’industria delle galline ovaiole, adesso il dito è puntato contro la filiera del latte e dei latticini. Questa volta il cartellone, affisso in Via Don Minzoni, ricorda che per il consumo di latte vengono uccisi migliaia di vitelli e mucche. “Molte persone sono convinte che le mucche producano latte a prescindere. È chiaro che invece, come tutti i mammiferi, devono aspettare un cucciolo per essere in grado di produrlo. Se il vitellino che nascerà sarà maschio non potrà vivere come mucca da latte, perciò verrà tenuto in vita qualche mese e poi verrà macellato. Anche se è femmina, potrà vivere per prendere il posto della madre, ma solo una seguirà questo destino, le altre andranno al macello coi loro fratelli - spiega Francesco  Cortonesi uno degli autori del progetto Vivere Vegan - inoltre non è possibile permettere al vitello di fare le normali poppate, altrimenti non ci sarebbe latte per i supermercati degli esseri umani. I cuccioli vengono quindi tolti alla madre appena nati, a uno o due giorni di vita e allevati per diventare, sei mesi dopo, vitello da vendere in macelleria.  Il consumo di latte richiede la morte di milioni di cuccioli e mucche.  Non se ne esce”. Una campagna che nelle intenzioni degli organizzatori vuole portare conoscenza e consapevolezza dell’intera filiera alimentare: “Non sapere le cose o avere informazioni contrastanti ci fa sentire  assolti dalla morte di questi animali. Almeno fino a quando non sappiamo come stanno esattamente le cose.  Poi però non dovrebbero esserci più dubbi”.