GAIA PAPI
Cronaca

Il debutto triste di Alice: "La maestra? Non c’è"

Una bambina valdarnese di seconda elementare le aveva scritto un biglietto. Il padre: "L’anno scorso si era creato un bel legame, spezzato dalla burocrazia".

Il debutto triste di Alice: "La maestra? Non c’è"
Il debutto triste di Alice: "La maestra? Non c’è"

"Ciao nuova maestra quando scriverò questa lettera non saprò ancora il tuo nome ma so che ne avrai uno meraviglioso! Per conoscerci meglio scrivi nel quadrato qui sotto i tuoi anni e fai te accanto a me". Con questo bigliettino, scritto di nascosto e custodito gelosamente nello zaino, Alice è tornata a scuola, nella seconda elementare di un istituto del Valdarno. Alice moriva dalla voglia di ritrovare i suoi compagni ed avrebbe tanto voluto anche riabbracciare le sue maestre, quelle che lo scorso anno l’avevano accolta alle elementari. Ma ieri la "maestra pasticciona", così era stata soprannominata per la sua simpatia l’insegnante, non c’era.

Nel piccolo centro le voci erano già girate durante l’estate, i genitori avevano saputo che una delle due insegnanti non ci sarebbe stata, trasferita perché in basso nella graduatoria visto che l’istituto aveva avuto un calo di iscrizioni. Solo voci di corridoio, dalla scuola nessuna comunicazione ufficiale, necessaria per evitare lo choc di scoprirlo al ritorno sui banchi. È spettato ai genitori di Alice rendere meno amaro il boccone. "La maestra pasticciona è "specializzata" nei bambini piccoli e visto il bellissimo lavoro che aveva fatto con voi l’hanno assegnarla ad altri bimbi di prima". I suoi occhioni si erano riempiti di lacrime. Le parole del babbo erano riuscite a tranquillizzarla dicendole che la nuova maestra sarebbe stata bravissima e che sicuramente li avrebbe accompagnati fino in quinta. Un astuccio nuovo e penne colorate avevano fatto il resto. Con quelle Alice era andata nella sua cameretta e aveva scritto la lettera destinata alla nuova maestra. "Ciao, non so ancora il tuo nome, ma so che ne avrai uno meraviglioso". Adesso c’era il desiderio di conoscerla. Ma la scuola le ha serbato una nuova delusione. Al suo ritorno a casa dopo il primo giorno il bigliettino era ancora dentro allo zaino.

In aula, a sostituire la "maestra pasticciona", non c’era una nuova insegnante, e neanche una supplente. Nel registro elettronico tra le lezioni svolte c’era scritto "Sorveglianza" con accanto il nome di un’assistente. "Questa è l’Italia del 2023, quella in cui esiste il Ministero dell’istruzione e del Merito, ma forse siamo noi che ci meritiamo qualcosa di più" tuona il babbo di Alice, mentre lei aspetta ti poter tirare fuori il suo biglietto e consegnarlo.