
Chiassai e Bucciarelli hanno presentato il rendiconto 2024. Il Comune di Montevarchi quest’anno può contare su un «tesoretto» di 4 milioni destinati a opere pubbliche
Approvato il rendiconto consuntivo del 2024 del Comune di Montevarchi che quest’anno può contare su un "tesoretto" di 4 milioni e 77 mila euro destinati a opere pubbliche ritenute strategiche per la città. Un avanzo congruo, se paragonato agli 800 mila euro dell’esercizio precedente, e dovuto, come ha spiegato il vicesindaco e assessore al Bilancio Cristina Bucciarelli, alla conclusione di un lungo contenzioso giudiziario. Quello intentato nei confronti di Centria e relativo al mancato versamento dei canoni di concessione della rete di distribuzione del gas metano negli anni successivi alla scadenza contrattuale. "Abbiamo vinto la causa – ha continuato – e ottenuto il pagamento degli oltre 2 milioni di euro che la società ci doveva. Ma a concorrere al risultato hanno contribuito pure le politiche di recupero tributario e per l’efficientamento della spesa. Risorse che la nostra amministrazione ha scelto di destinare agli investimenti previsti nel programma elettorale, a cominciare dal rifacimento dei cimiteri del territorio montevarchino". Non solo, perché 250 mila euro, di cui 205 mila recuperati da un lavoro assiduo di contrasto all’evasione fiscale, verranno impiegati per calmierare l’aumento di circa il 3 per cento della Tari, la tariffa sui rifiuti. Nel dettaglio il 2,9 per cento per aziende e imprese e il 3,18 per le utenze domestiche.
A fronte infatti di un costo del servizio invariato rispetto all’anno passato, poco più di 5 milioni e 400 mila euro, si registra un aumento legato al metodo Arera2, un sistema "che dal 2022 - ha affermato il sindaco Silvia Chiassai Martini – implica un incremento annuale della Tari per i cittadini. Un adeguamento obbligatorio che per la nostra zona di Ambito ha un limite del 4,8 per cento. Siamo da sempre critici verso questa metodologia, tanto da aver presentato ricorso insieme ad altri Comuni contro l’approvazione della specifica delibera in Ato, in quanto non tiene conto delle buone pratiche messe in atto da municipi e abitanti. In questi anni a Montevarchi la raccolta differenziata ha raggiunto il 66 per cento, rendendoci i più virtuosi, in base alla dimensione, della provincia di Arezzo e superando la media nazionale e regionale ed è diminuita la spesa legata agli abbandoni. Eppure nonostante un servizio efficiente si deve registrare una lievitazione dei costi". Il Comune ha deciso infine di investire risorse proprie per garantire alle fasce di popolazione bisognose le agevolazioni Tari.
Maria Rosa Di Termine