PRATOVECCHIO
Cronaca

Il censimento del re delle foreste. In 700 nel Parco per sentire i cervi. Ma gli esemplari sono diminuiti

Un’avventura unica che in due notti ha coinvolto centinaia di persone arrivate da ogni parte d’Italia

Il censimento del re delle foreste. In 700 nel Parco per sentire i cervi. Ma gli esemplari sono diminuiti

Il censimento del re delle foreste. In 700 nel Parco per sentire i cervi. Ma gli esemplari sono diminuiti

di Sonia Fardelli

Terminato con successo il censimento dei cervi nel Parco del Casentino. Circa 700 persone in arrivo da tutta la penisola si sono distribuite in tutto il territorio del Parco con circa 300 postazioni per registrare i bramiti dei cervi. In gran parte si è trattato di giovani, ma non sono mancate neppure persone più mature. Anche tanti cinquantenni e sessantenni hanno deciso di passare la notte nel bosco senza alcun riparo per partecipare a questa avventura unica nelle foreste casentinesi. Le serate per censire i cervi sono state quelle di giovedì e sabato, mentre quella di venerdì è stata annullata per il maltempo che impediva di registrare i bramiti. "E’ stata comunque una bellissima esperienza – dice il presidente del Parco Luca Santini – importante dal punto di vista scientifico, ma anche sociale. E’ stata una vera festa per gli amanti della natura, che si sono riversati nel Parco per censire i cervi. Ci sono stati momenti di duro e importante lavoro, ma anche di svago, come il pranzo che la Pro loco ha preparato in piazza e lo spettacolo teatrale su San Francesco e il lupo che ha catturato l’attenzione di tutti".

Ma il censimento in sé come è andato? "Sono state compilate circa 500 schede – spiega ancora Santini – ma ci vorranno settimane prima di poter avere i numeri esatti di questo nuovo censimento. E’ infatti un’operazione particolarmente complessa fatta con criteri scientifici precisi per evitare che lo stesso cervo venga conteggiato più volte, anche se magari il suo bramito è stato registrato da più di una postazione. Sembra comunque che la tendenza sia quella di un leggero calo della popolazione dei cervi nel Parco rispetto ad alcuni anni fa. Un pò per una diminuzione demografica naturale e un pò anche per la presenza dei lupi nell’area protetta".

Una rilevazione che ha dovuto anche fare anche i conti con condizioni climatiche particolari. Il caldo eccessivo dell’estate e anche delle ultime settimane, ha un pò ritardato la stagione degli amori e di conseguenza ci sono stati nelle foresta anche meno bramiti, quelli che servono appunto per il censimento. Il fine settimana è stato poi piuttosto piovoso ed anche questo non ha avvantaggiato i rilevamenti scientifici.