I ladri concedono il bis e fanno razzia di champagne

La stessa banda a novembre aveva saccheggiato il supermercato di cosmetici. Stavolta sotto le giacche nascondevano le bottiglie destinato al mercato nero

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di Claudio Roselli

Ladri recidivi a distanza di nemmeno due mesi a Sansepolcro: stessa banda, stesso supermercato, stesso modus operandi e alla fine… stessa sorte. Un colpo in fotocopia in tutto e per tutto, che ricorda quello di inizio novembre, con autori tre giovani di origine georgiana, tutti sulla trentina e di fatto domiciliati a Napoli, da dove provengono a bordo di auto sempre diverse e noleggiate da altre persone, forse appartenenti allo stesso gruppo ma con ruoli diversi. L’altra volta, nella vettura dei tre i carabinieri della locale Compagnia trovarono spazzolini elettrici, auricolari, caricabatterie, alcolici e prodotti per la cosmesi e l’igiene personale, per un valore commerciale di circa 2mila euro. I militari dell’Arma li bloccarono sul parcheggio dell’esercizio di via Senese Aretina e per loro scattarono le manette ai polsi; dopo la convalida dell’arresto da parte del Tribunale di Arezzo, furono rilasciati perché tornassero a Napoli, ma evidentemente non erano di questo avviso: il trio ci ha provato di nuovo nel pomeriggio di giovedì, ritentando il colpo nello stesso posto, probabilmente perché è molto vicino allo svincolo della E45 quindi permette tempi di fuga più rapidi. I malviventi si alternavano in entrata e in uscita dal supermercato, estraendo dai loro giubbotti prodotti di vario genere e depositandosi nell’auto, per poi fare ancora ingresso al fine di sottrarre altri pezzi.

Quei volti ormai noti, però, non sono passati inosservati ai Carabinieri che, impegnati in un servizio antirapina in zona, li hanno subito riconosciuti e allora si sono messi a osservarli per un po’, rivedendo una scena già nota e appurando che rispetto a novembre non era cambiato nulla; a quel punto hanno deciso di passare all’azione: li hanno fermati e perquisiti, trovando sotto i giubbotti tre buste modificate, identiche a quelle già sequestrate in passato, nelle quali infilavano i prodotti prelevati riuscendo a eludere i sistemi antitaccheggio. Di fatto, con i prodotti coperti in queste buste, il sistema elettronico all’uscita del negozio diventa inefficace, dal momento che non riesce a captarne il passaggio, facendoli così passare indisturbati. L’unica differenza, a parità anche di valore commerciale (2mila euro), era relativa alla tipologia della refurtiva: bottiglie di champagne e spumante, oltre a prodotti di ogni genere, tutto sequestrato e già restituito ai proprietari. Una fra le ipotesi investigative più accreditate concerne l’esistenza di un mercato parallelo alimentato, nel quale i prodotti vengono rimessi in vendita con un ricavo del 100%. I tre georgiani saranno giudicati per direttissima al Tribunale di Arezzo nella mattinata di oggi.