REDAZIONE AREZZO

"I capi griffati sono miei: non c’è ricettazione"

La compagna del dominicano arrestato per spaccio rivendica la proprietà dei 500 abiti sequestrati

CASTIGLION FIORENTINO

Ha rivendicato la proprietà dei capi d’abbigliamento griffati per qualcosa come 100mila euro e prodotto pagine e pagine di scontrini di acquisto, molti effettuati online. Si è difesa così la dominicana di 39 anni - compagna dell’ex saldatore arrestato a Vicenza nell’ambito dell’indagine sul sequestro di ben 760 chili di cocaina - denunciata per contraffazione e ricettazione di abiti nell’ambito di un’operazione congiunta della squadra mobile di Arezzo e polizia municipale di Castiglion Fiorentino.

L’avvocato David Scarabicchi (nella foto), difensore di entrambi, ha chiesto al pm Marco Dioni, titolare dell’indagine, il dissequestro degli abiti di lusso e prodotto circa 300 scontrini che ne giustificherebbero l’acquisto. Inoltre - scrive il legale nell’istanza presentata in procura - tutti i vestiti sequestrati dalla polizia giudiziaria sono della stessa taglia. Il blitz della polizia era scattato nei giorni scorsi proprio in seguito all’arresto dell’ex saldatore di 47 anni, coordinata dalla Dda di Bologna: nell’abitazione gli agenti avevano scoperto un pannello del soffitto che nascondeva 38 mila 560 euro in contanti. Al momento dell’intervento la donna si era difesa: "È il mio guardaroba". La polizia aveva comunque sequestrato 130 paia di occhiali, 80 borse, più di cinquanta paia di scarpe e un’ottantina di cappelli, oltre cinquanta capi di biancheria intima e duecento tra abiti, leggins e cinture. Secondo gli investigatori si tratta di griffe contraffatte come Gucci, Chanel, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Just Cavalli e Dolce & Gabbana destinati alla vendita online. La difesa racconta un’altra versione. Ora spetterà alla procura, anche con una consulenza sulla contraffazione, stabilire come stanno le cose. Intanto a Vicenza il gip ha convalidato l’arresto del compagno per traffico di droga.