FRANCESCA MANGANI
Cronaca

Ha 81 anni e alleva trote La storia di Fiorenza

La signora Mascalchi ha deciso di seguire le orme del padre e dei suoi fratelli . Ancora oggi vive da sola nel silenzio della natura con i suoi amati pesci

di Francesca Mangani

Ha 81 anni, fa la troticoltrice e gestisce da sola l’impianto di acquacoltura di Carda, immerso nel verde dei boschi casentinesi. Quella di Fiorenza Mascalchi, è una storia straordinaria che parla del suo amore per il lavoro, per i pesci e per il territorio. Così nonostante l’età, le incertezze normative e le complessità che hanno accompagnato il passaggio di competenze dalla Provincia, proprietaria dell’impianto, alla Regione a cui sono andate le responsabilità della gestione della fauna ittica, Fiorenza che ha deciso di seguire le orme del padre e dei fratelli e di andare avanti. Ancora oggi vive sola nel silenzio della natura, parlando con le sue trote. "Queste trotine passano tutte dalle mie mani – racconta - quando è il momento le "spremo", senza tecniche invasive, per ricavare le uova da fecondare. Come faccio? Semplice, ci parlo e loro si calmano tra le mie mani. Nel 2021 sono nati così oltre 600.000 avannotti. Per me sono come figli. Quando me li portano via ci sto male.

La mia giornata? Comincia la notte. Tengo sempre d’occhio l’acqua. Alle cinque mi alzo, faccio un giro per vedere che tutto funzioni. Dopo un caffè, comincio a "governare" gli animali: pulisco le vasche, distribuisco il cibo e così via… Queste vasche sono la mia vita". Fiorenza racconta con semplicità la sua esperienza che ha un sapore quasi eroico per chi non è avvezzo all’isolamento, al freddo e alle difficoltà quotidiane. "Dai giovani dell’acquacoltura di Molin di Bucchio a Fiorenza che, all’età di 81 anni, porta avanti l’attività sulle montagne di Castel Focognano – commenta Serena Stefani, presidente del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno - gli impianti di acquacoltura sono preziosi protagonisti del Contratto di Fiume Casentino H2O e rappresentano un ponte tra tutti i Contratti di Fiume, avviati nel comprensorio dal Consorzio di Bonifica".

Un esempio per la presidente dell’Unione dei Comuni Montani del Casentino Eleonora Ducci, che ha commentato: "Il Casentino ha diversi impianti di acquacoltura, ognuno con le sue caratteristiche, ma tutti incentrati sulla valorizzazione del territorio, delle sue bellezze e dei prodotti ittici di qualità. Rappresentano un importante esempio di presidio del territorio perché si trovano tutti in zone montane, in zone che, nel tempo, sono state oggetto di spopolamento. L’esempio di Carda è emblematico. Questa donna che, in modo stoico, da sola, continua a presidiare un impianto così importante, ancora di proprietà pubblica. Proprio per questo un simbolo di presidio del territorio non solo delle comunità ma anche delle istituzioni".