Tutto è cominciato nel 1976, anno della prima edizione. Anghiari ha tante prerogative e qualità, anche in ambito artigianale. L’istituto d’arte per il restauro del mobile antico e l’intarsio è decollato, c’è una fiorente tradizione nell’antiquariato e di tipico c’è anche lo scaldino. Legno e coccio, insomma, diventano causali di… ferro, che spingono due anghiaresi doc, Francesco Testerini e Piero Calli (quest’ultimo titolare di un laboratorio di restauro) a dar vita alla Mostra Mercato dell’Artigianato della Valtiberina Toscana, pensando subito di creare la struttura che si occupasse della sua organizzazione. Ecco quindi l’Ente Mostra Valtiberina Toscana: Testerini è il primo presidente, Calli sarà il secondo.
Le due edizioni iniziali hanno un format ristretto: una ventina di espositori, concentrati nella galleria "Girolamo Magi" e nel vicino Palazzo Corsi; poi, nel 1978, il salto decisivo. Testerini e Calli ne intuiscono le potenzialità e decidono di dislocare gli operatori nellostupendo borgo medievale. Così facendo, il numero dei partecipanti può aumentare e nelle botteghe e nei fondi rivitalizzati l’artigiano è messo nella condizione di creare un piccolo laboratorio e mettersi all’opera per la curiosità e l’interesse dei visitatori.
Da un contesto locale, la manifestazione comincia ad allargare il proprio raggio: ora ad Anghiari vengono artigiani anche da Sansepolcro, da Arezzo e da tutti i circondari limitrofi. Testerini passa il timone della presidenza a Calli, rimarrà in carica per 24 anni, dal 1978 al 2002, il lasso di tempo nel quale la mostra di Anghiari si afferma e si consolida come uno fra gli eventi più importanti della provincia e il principale nel suo genere.
Sale il livello qualitativo e, dopo il biennio a guida Ivo Polendoni, è la volta di un presidente di Sansepolcro, Domenico Gambacci: porta un’ulteriore ventata di novità, allestendo un programma ricco di collaterali. Non solo: l’appuntamento di Anghiari diventa anche occasione di riflessione e confronto sull’evoluzione del comparto artigiano. In una edizione, si sono dati appuntamento gli allora presidenti nazionali delle due grandi organizzazioni di categoria: Ivan Malavasi di Cna e Giorgio Guerrini di Confartigianato Imprese.
La kermesse ha assunto una valenza nazionale, con prodotti di eccellenza da tutta Italia e con una regione ospite. Gambacci lascia nel 2012 e per 5 anni non vi è un presidente, per cui dell’Ente Mostra si occupa il sindaco Riccardo La Ferla.
Fino al 2017, quando un altro noto anghiarese assume la presidenza: Giovanni Sassolini Busatti dà il via alla consuetudine di portare imprenditori di successo: Brunello Cucinelli, Vittoria Ferragamo e Silvia Baracchi e la scrittrice Frances Mayes. Quest’anno c’è un Comune ospite: è Gradara, realtà che fa parte dei "Borghi più Belli d’Italia". Insomma, la mostra non si ferma: nemmeno per la pandemia, sdoppiandosi in due fra giugno e settembre. Un record che, nel biennio delle cancellazioni, Anghiari è riuscita a stabilire, pensando già al 2025, quando festeggerà l’edizione numero 50.
Claudio Roselli