MARCO CORSI
Cronaca

Giovanni Storti e il suo viaggio nel cuore delle Apuane

Arriva anche in Valdarno il documentario sull’attore. L’iniziativa porta la firma del CAI.

Giovanni Storti sulle Apuane

Giovanni Storti sulle Apuane

Arezzo, 05 settembre 2025 – Fa tappa anche a in Valdarno il tour nazionale di Tra natura e quota: Giovanni Storti sopravvive alle Alpi Apuane, il documentario firmato da Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, prodotto da Cineblend in partnership con il Club Alpino Italiano. L’appuntamento è fissato per giovedì 11 settembre alle ore 21.00 al Cinema Roma AB di Figline in collaborazione con la Sezione Cai Valdarno Superiore. Si tratta del primo di una serie di eventi in cui il Cinema Roma AB porterà sul grande schermo la montagna come protagonista assoluta. Il film racconta il viaggio dell’attore Giovanni Storti nel cuore delle Alpi Apuane, territorio affascinante e al tempo stesso impervio, osservato attraverso lo sguardo ironico, curioso e consapevole di chi conosce e ama la montagna.

Un racconto che intreccia esperienza personale, riflessione ambientale e narrazione visiva, con l’intento di sensibilizzare il pubblico sulla tutela della biodiversità e sulla riduzione del rischio in ambiente montano. A dare voce al territorio e alle sue specificità, nel corso del documentario, sono numerosi esperti: Alessio Piccioli, presidente della Struttura Operativa Sentieri e Cartografia del CAI; Andrea Ribolini, dottore forestale e guida ambientale escursionistica; Elena Alberti, biologa dell’Orto Botanico Pellegrini-Ansaldi; Gionata Landi, guida alpina e tecnico del Soccorso Alpino; Alberto Grossi, esperto ambientale; e Veronica Pierotti, presidente della Sezione CAI di Forte dei Marmi.

Il progetto è stato realizzato con il supporto di Karpos, AKU, Vibram, Garmin Italia, Subaru Italia, Buona Visione Snc e Hotel La Lanterna srl. Gli autori Giorgia Lorenzato e Manuel Zarpellon, insieme a Cineblend srl e con la collaborazione del Club Alpino Italiano, hanno scelto di tornare a parlare di ambiente e sicurezza in montagna dopo il successo delle centinaia di proiezioni dedicate al precedente documentario Marmolada 03.07.22, centrato sulla tragedia del ghiacciaio e sul mondo del soccorso alpino. Se in quel lavoro dramma e urgenza dominavano la narrazione, con Tra natura e quota la prospettiva cambia: l’intento è quello di prendersi “un respiro”, affrontando gli stessi temi — tutela ambientale, rischio, antropizzazione, effetti dell’innalzamento delle temperature — con leggerezza e ironia. Una scelta resa possibile proprio grazie alla presenza di Giovanni Storti, capace di accompagnare il pubblico verso la consapevolezza con tono spensierato ma mai superficiale.

Al centro del film due grandi direttrici. La prima è la biodiversità, definita dall’entomologo Edward Wilson come “la ricchezza di vita sul pianeta”. Storti la racconta come quell’interconnessione magica fra tutte le specie, un patrimonio da preservare e difendere. La seconda è la riduzione del rischio in montagna, tema introdotto con equilibrio fra leggerezza e profondità: un modo per aiutare il pubblico a prendere coscienza della necessità di aggiornare conoscenze, attrezzature e approccio alla frequentazione dell’ambiente alpino, soprattutto in un momento di grandi trasformazioni territoriali e climatiche. Il documentario segue Storti in tre giornate intense: la prima fra i colori e i profumi dell’Orto Botanico Pellegrini-Ansaldi, con arrivo al Rifugio Puliti; la seconda dedicata all’ascesa del Monte Nona; e la terza lungo la storica Ferrata del Monte Procinto, la più antica d’Italia. Un viaggio ironico e appassionato che porta lo spettatore a scoprire la natura selvaggia delle Alpi Apuane, a riflettere sui problemi che ne minacciano la conservazione e, al tempo stesso, a interrogarsi sul futuro della montagna e sul modo in cui la viviamo.