
di Claudio Roselli
Opposizioni consiliari e anche social scatenati a Sansepolcro dopo l’abbattimento di alcuni alberi collocati all’interno di uno fra i luoghi più belli della città: il giardino di Piero della Francesca. Fra le piante ad alto fusto che sono state tagliate ce n’è anche una centenaria posta proprio all’ingresso da via Niccolò Aggiunti. Tutto questo ha alimentato la protesta di molti cittadini, che sono entrati anche nel merito della questione: non si poteva fare proprio nulla per mantenerle in piedi? Ed è previsto almeno un piano di ripiantumazione? "Questo spazio è nato a suo tempo come giardino ottocentesco all’italiana con aiole, fiori, siepi e piante – ha commentato Bruno Tredici, biturgense doc – e se anche la sequoia era piegata non era possibile legarla saldamente? Esiste poi la relazione di un agronomo che ne giustifica il taglio? Mi auguro di sì, perché il giardino di Piero lo reputo inviolabile". Sulla stessa linea di Tredici anche diverse altre persone.
Non sono mancate le prese di posizione dal punto di vista politico. "Chiediamo al sindaco Fabrizio Innocenti e all’amministrazione di porre la massima attenzione", ha scritto in una nota Pd-InComune, che ha inviato una pec anche alla Soprintendenza perché vengano interrotti gli abbattimenti per approfondire ancora di più lo stato di salute delle alberature. Né viene definita convincente la delibera di giunta dello scorso 7 aprile, perché – a sempre a giudizio del gruppo di minoranza – del provvedimento avrebbero dovuto essere informati anche cittadini e relativa commissione consiliare, dal momento che si va a toccare un prezioso spazio del Borgo.
Peraltro, dallo scorso anno è in atto una convenzione con l’azienda Aboca per la cura e il mantenimento del giardino. Anche Michele Gentili per l’altro movimento di opposizione, "Adesso-Riformisti per Sansepolcro", è chiaro: "Una decisione frettolosa e invito a rendere disponibile a tutti i consiglieri comunali la relazione tecnica definitiva che ha rilevato le malattie delle piante e a chiedere il parere anche ai carabinieri forestali".
Al di là del comprensibile dispiacere di molti biturgensi, se non vi fossero stati rischi per la sicurezza pubblica gli operai avrebbero tagliato le piante? Si attende ora la risposta ufficiale del consigliere delegato all’ambiente, Alessandro Bandini, anche se ha anticipato che questa operazione era nel programma stilato a suo tempo nel 2022, relativamente agli arbusti ammalorati e che la ripiantumazione sarà garantita.