
Inaugurata ieri a Subbiano la scultura di "Giano Bifronte": la maestosa opera, alta ben quattro metri, è stata realizzata dal maestro Alessandro Marrone e il progetto è stato possibile in virtù di una rete che ha coinvolto istituzioni, associazioni e aziende, ieri presenti al taglio del nastro lungo la Sr 71 dove è stata posizionata l’opera che ha subito colpito i presenti all’iniziativa. Una rete di contributi che ha reso concreta la maestosa porta d’accesso al Casentino.
L’idea è nata nel 2014 dallo stesso Marrone e dall’associazione culturale La Cornucopia, ha trovato l’appoggio del comune di Subbiano ed è stato finanziato interamente dai contributi di aziende e di cittadini, con una grande mobilitazione popolare che è andata ad impreziosire il territorio con l’opera d’arte moderna.
Il "Giano Bifronte", tra l’altro, vanta già un record perché è il più grande monumento al mondo dedicato all’antica divinità romana presente nel simbolo di Subbiano.
"Giano Bifronte è il simbolo del nostro paese – ha dichiarato il sindaco di Subbiano Ilaria Mattesini – ed ha ora trovato rappresentazione in una grande opera d’arte moderna che, realizzata da un artista di fama internazionale come Marrone, arricchisce il nostro territorio e va a configurare una vera porta d’accesso verso Subbiano e verso il Casentino".