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Gentiluomo del calcio e dell'industria: addio a Giorgi, la quinta vittima della Rsa

Trecento operai, dalla bottega all'azienda. Nel pallone la promozione in C: tra i suoi allenatori Fabbri, Petagna, Balleri, Cucchi, Galeone. 15 anni alla guida della squadra

Ivo Giorgi

Arezzo, 1 aprile 2020 - Un gentiluomo di 95 anni, imprenditore da 300 dipendenti nel momento d’oro e uno dei padri nobili del calcio valdarnese. Di quei presidenti che non mandavano mail, non telefonavano la mattina ai loro giocatori ma li aspettavano in campo, prendendoli sotto braccio. Una coltellata per la San Giovanni del pallone e per una città intera la morte di Ivo Giorgi, uno dei più grandi presidenti della storia della Sangiovannese e un imprenditore per anni di spicco.

Non solo presidente di calcio: un imprenditore con 300 dipendenti,la sua ditta Decor, ornava bicchieri e oggetti di vetro e di notte le macchine fissavano a fuoco quei lavori che poi giravano l’Italia. All’inizio aveva una bottega da artigiano in piazza della Libertà, poi lo stabilimento vicino al casello. 

Era stato dirigente d’azienda del vetro, e personaggio di sport, fu presidente della Sangiovannese per 15 stagioni, dal 1969 al 1983. La condusse per due volte nel calcio nazionale che conta, la serie C: vinse il campionato di serie D del 1970-19781 con il tecnico Silvano Grassi, e si ripeté nel 1973-1974 con l’allenatore Francesco Petagna. Ivo Giorgi era grande amico degli altri due presidenti, Enzo Vannini e Arduino Casprini.

Con loro aveva condiviso la passione sportiva e quella dell’attività lavorativa, oltre che sociale. Un trio di presidenti che i sangiovannesi, e non solo loro, ricorderanno sempre. Giorgi è stato il presidente più longevo. Era persona cortese e cordiale, disposta al dialogo ed all’amicizia.

E si era creato stima e simpatia nel mondo del calcio. E grazie alle sue conoscenze portò a San Giovanni squadre del calibro di Juventus ( 7.000 spettatori al Fedini), Inter, Fiorentina, Napoli, Lazio, Torino, Bologna ed il Cagliari di Gigi Riva.

Tra i suoi allenatori  Giovan Battista Fabbri, Francesco Petagna, Costanzo Balleri, Piero Cucchi, Giovanni Galeone, Idilio Cei, Romano Magherini e Beppe Morandini. Nel campionato di C del 1974-1975 creò una grande squadra, che si classificò quarta sfiorando la B in una serie C grandi firme. Il presidente Giorgi giocò il suo primo derby col Montevarchi nel 1969, che vinse con una rete del mediano Giovanni Sestini.

Beppe Morandini, allenatore di Giorgi nel 1982: «Lo dobbiamo ricordare come un grande presidente, il primo a portare la Sangiovannese a livelli nazionali. Aveva rapporti cordiali e squisiti con tutti, in particolare con i suoi collaboratori, sia nel calcio e sia nella fabbrica».

E l’attuale dirigente della Sangiovannese Marco Merli: «E’ stato un grande personaggio, le cui virtù oggi sono rarissime. Aveva grande passione ed elevate capacità». Quando la Sangio andava in trasferta, alle 7 era puntuale alla prima Messa. Il destino ha voluto dovesse essere sepolto senza neanche un funerale.