Galli e la morte del figlio: "Romena mi ha salvato"

Va in onda domani su Rai 3 nel programma "Sulla Via di Damasco" la storia di dolore del campione affrontata grazie alla fede

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di Valentano Giovannini

Giovanni Galli torna a Romena, per uno speciale che va in onda domani alle 8.35 su Rai 3 nel programma "Sulla Via di Damasco". Un grande sportivo che ha accettato di raccontare la sua vicenda umana dalla Fraternità di Romena, luogo di spiritualità dove Galli ha ritrovato le ragioni per vivere, dopo il dolore più grande: la perdita del figlio Niccolò. Eva Crosetta raccoglierà alcune confidenze più intime di Galli, ponendo l’accento sulla partita più difficile della sua vita, vinta grazie alla fede e all’amore per la famiglia. Un faccia a faccia senza filtri, per spiegare la scelta di aiutare concretamente le persone in difficoltà, pensando a Niccolò, con una Fondazione a lui intitolata.

All’interno anche la voce di don Luigi Verdi, fondatore della Fraternità di Romena e importante sostegno per Galli, diventato un amico e una spalla. "C’è un grande vuoto – spiegava nel 2019 sempre a Romena – a ogni figlio dai il cento per cento ed è ovvio che c’è un’assenza che cerchi di colmare. Ho cercato di cancellare la domanda "perché?" dato che altrimenti non si riesce mai a trovare un po’ di pace interiore". A Romena, insieme ad alcune coppie, è stato con la moglie Anna tra i fondatori del gruppo Nain, ossia dei genitori orfani, che si riunisce per condividere il lutto e cercare risposte alle domande che nascono in chi sta vivendo un dolore. "Per essere un bravo cristiano ed un bravo calciatore - ha detto Galli - ci vuole talento; in tutti e due i casi, quel talento deve essere, comunque, sviluppato". Considerato uno dei più forti portieri degli anni ’80, Galli nasce a Pisa, a 14 anni entra nel settore giovanile della Fiorentina, poi portiere di Milan, Napoli, Torino, Parma e Lucchese, dove termina la propria carriera nel 1996. Da portiere titolare della formazione rossonera ha vinto tutto, poi si laurea campione del mondo con la Nazionale `82. Una volta appesi gli scarpini al chiodo intraprende la carriera di dirigente. Candidato sindaco di Firenze nel 2009, è consigliere regionale dal 2020, nonché opinionista televisivo. Giovanni Galli e la moglie Anna hanno avuto tre figli: Niccolò, Carolina e Camilla. Niccolò Galli era una promessa del calcio, ma morì nel 2001, a 17 anni, in un incidente stradale con il motorino. Da qui l’idea di creare una Fondazione pensata per aiutare bambini e ragazzi che hanno subito traumi sportivi o stradali e sono bisognosi di cure, ma anche per iniziative di solidarietà sociale. Da 7 anni la Fondazione eroga anche una borsa di studio a Rondine Cittadella della Pace.