Furgone pieno e via: quarto viaggio da Rigutino

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"Non siamo illusi di poter risolvere la situazione con qualche scatolone, ma se tutti facessero lo stesso sarebbe di grande utilità". Sono queste le parole cariche di speranza del consigliere comunale Piero Perticai, in partenza stamattina per il confine tra Polonia e Ucraina insieme all’hospitaliero Giovanni Gallastroni del Rifugio “Pieve la Sassaia” di Rigutino.

A bordo di un furgone trasporteranno scatole contenenti cibo, medicinali e beni di prima necessità, frutto di donazioni dei cittadini e di associazioni culturali italiane.

"Molte cose, dalle flebo agli estintori sono arrivate da Roma e da Brescia, grazie anche ai comunicati diffusi da Teletruria", spiega Giovanni.

Arrivati a destinazione al confine, un responsabile di aiuti umanitari sarà lì per radunare il carico e indirizzarlo all’ospedale di Leopoli. Qui sono in contatto con il primario, che è in attesa del prezioso carico. "A causa dei bombardamenti necessitavano di questo materiale e noi siamo pronti a portarglielo".

Comincia quindi l’ennesimo viaggio per i due, i quali hanno già condiviso questa esperienza: la prima volta a inizio marzo al confine nella città polacca di Przemysl con un carico di beni e la seconda volta a fine marzo con dei medicinali. Piero Perticai fece poi un viaggio a Budapest per portare ad Arezzo delle profughe ucraine. Dei tanti che si sono immolati per la causa, ringraziano la Croce Rossa, la Fratres e l’oratorio di Rigutino.