Frutta e cereali a rischio, ora si alza la guardia

I frutteti della Valdichiana sono "sorvegliati speciali" nella ridotta di un inverno che non se ne vuole andare. Come pure il livello del canale maestro della Chiana e delle altre vie d’acqua che attraversano la valle. Per ora non c’è allarme, ma certo, dicono gli agricoltori, "se la pioggia continuerà a cadere per altri venti giorni con questa intensità e frequenza, cominceremmo a contare i danni". Per la frutta, il rischio maggiore è concentrato sui raccolti di pere mentre sul resto delle colture, quelle più esposte alle conseguenze di precipitazioni giornaliere, sarebbero i cereali, una delle colture più diffuse nella vallata aretina. "La pioggia eccessiva non consente la maturazione di grano e altre tipologie cerealicole, anzi, la troppa acqua proprio nel mese dedicato alla maturazione, può provocare malattie e muffe che deteriorano il prodotto", aggiungono gli agricoltori che hanno invocato a lungo la pioggia per il mese di aprile - "l’acqua serviva un mese fa non adesso", è il refrain degli esperti - e adesso stanno sui campi a monitorare la situazione. Un controllo capillare per capire come le previsioni meteo si svilupperanno per i prossimi giorni e quando passerà definitivamente questa lunga perturbazione che stringe il Paese in una morsa tra temporali, grandinate e bombe d’acqua. I primi segnali di disagio provocati dal maltempo cominciano a manifestarsi in Casentino e nell’alta Valtiberina ma pure la Valdichiana resta col fiato sospeso.

LuBi