Formelli: "Mete raggiunte pronto a staccare la spina"

L’allenatore di Sant’Andrea è in scadenza di contratto il 31 dicembre "Soddisfatto del lavoro con i ragazzi: vorrei più tempo per il mio lavoro"

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di Sonia Fardelli

Manuele Formelli tira le somme dopo la Giostra di settembre. L’allenatore di Porta Sant’Andrea ha il contratto in scadenza al 31 dicembre di quest’anno. E, comunque vadano a finire le cose tra lui e biancoverdi, si sente la coscienza a posto per aver portato a termine il compito che gli era stato affidato, ovvero quello di creare una coppia di giovani competitivi sui quali il quartiere possa contare per anni.

"Sto andando in maniera molto serena verso la scadenza del contratto - dice Manuele Formelli - a questo punto mi va bene anche fare altre cose ed avere più tempo a disposizione per il mio lavoro. Io non nasco con la Giostra, ci sono stato portato dentro. Mi appassiona e mi piace lavorare con i giovani e con i cavalli. Ma posso anche staccare e stare semplicemente a vedere, facendo il tifo per i giovani che ho allenato e preparato per la sfida al Buratto. Che non sono poi pochi. Sant’Andrea ha poi tante risorse interne. Ha tre ex giostratori come Gianni, Vedovini e Cherici che possono fare tutti e tre gli allenatori. E ci sta che il quartiere possa preferire un ex giostratore a un tecnico di equitazione".

Un tecnico che è riuscito però a portare a un buon livello cavalli e giostratori. "Tommaso Marmorini e Saverio Montini sono due giostratori competitivi con i quali a questo punto basta davvero poco per togliersi grandi soddisfazioni. Sono preparati tecnicamente e sono molto legati tra di loro. Il che non guasta in un gioco di squadra come il Saracino. Ed hanno a disposizione sei cavalli ben preparati, che possono tutti correr Giostra. Tre lo hanno già fatto e altri tre hanno corso la prova generale".

Come è stato possibile il cambiamento di Montini da giostratore da 0 punti a giostratore da 5? "Saverio è stato molto bravo a metabolizzare tutto quello che è successo a giugno e a riconoscere dove poteva aver sbagliato. Abbiamo lavorato molto sull’aspetto psicologico. Dal punto di vista tecnico lui ha fermato la cavalla perché si sentiva una partenza troppo larga. Invece di aggirare l’ostacolo, abbiamo esagerato il problema, facendo tante partenze molto larghe. Alla fine nella Giostra di settembre è arrivata una bella carriera e il 5. Molti erano scettici sulla cavalla, ma io sapevo che poteva far bene e in più Saverio ha un grande affiatamento e una grande fiducia in lei. Cambiare cavallo era sbagliato".

A settembre cosa è successo invece a Marmorini? "Tommaso dopo due 5 consecutivi con Conte Darko ha colpito il 4. È bravo, ma deve migliorare il suo feeling con il cavallo. Il binomio è ancora da affinare. Marmorini però è stato subito in grado di individuare dove ha sbagliato: è stato troppo presente in partenza sul cavallo e ha ritardato tutte le altre operazioni. Ricordiamoci però che in sei Giostre ha colpito tre volte il centro".

Marmorini-Montini possono essere i nuovi Cicerchia-Scortecci? "Ogni accoppiata ha la sua storia e non si possono fare paragoni. Dico però che hanno tutte le carte in regola per primeggiare. Il quartiere può fare solo pensieri positivi su di loro".