
Nonostante la pandemia, ieri in città è stata forte e sentita la partecipazione alla giornata della Memoria, data della liberazione dei sopravvissuti dal campo di sterminio di Auschwitz. Una giornata nata per ricordare la terribile pagina di storia che parla dello sterminio del popolo ebraico, delle leggi razziali, della persecuzione dei cittadini ebrei, degli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte. E che ad Arezzo ha assunto un significato ancora più particolare dopo l’attacco nazihacker su Meet.
In Prefettura, senza pubblico, ma con alcune autorità presenti, si è tenuta la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore del presidente della Repubblica, concesse ai cittadini italiani, civili e militari, deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto durante la seconda Guerra Mondiale. Cerimonia ufficiale al parco Ducci, dove sorge l’albero ai cui piedi è posta la targa a ricordo del "campaccio", il vecchio cimitero aretino degli ebrei.
Dal mondo dei social è partita un’iniziativa spontanea: lasciare il fiore preferito al Cimitero degli Ebrei, da soli, senza assembramenti. "Un piccolo gesto individuale con il quale ognuno può celebrare in modo sentito il Giorno della Memoria".
All’università intanto si teneva un toccante appuntamento con le voci delle deportate politiche italiane a Ravensbrück. Le voci di cinque donne sono riemerse dall’archivio sonoro della storica Anna Maria Bruzzone. "Non l’impegno di un solo giorno, ma un lavoro continuo e attento tutto l’anno, con una particolare attenzione al mondo delle scuola". Così il presidente Eugenio Giani ha voluto sintetizzare quanto la Regione Toscana sta facendo per non dimenticare i crimini e le persecuzioni razziali del Novecento.
E infatti gli alunni delle scuole toscane hanno avuto la possibilità di vedere ed ascoltare la testimonianza di Liliana Segre nel suo ultimo toccante incontro pubblico, quello a Rondine dello scorso 9 ottobre.
Sempre a proposito delle scuole, è stato promosso dal liceo classico e musicale Petrarca l’iniziativa, dal titolo "Tra memoria e ricordo", pillole-video di storia, musica e cultura per non dimenticare. Un ciclo di filmati su pagina facebook e sul canale youtube dell’istituto dove gli stessi studenti hanno approfondito Shoà ed eccidi delle Foibe.
Gaia Papi