MARIA ROSA DI TERMINE
Cronaca

Fimer senza pace: è ancora sciopero "Mancano soldi per la produzione"

Paoletti di Fim Cisl: "La nuova proprietà non ha autorizzato l’arrivo di nuovi capitali". Domani la protesta

Fimer senza pace: è ancora  sciopero  "Mancano  soldi per la produzione"

Fimer senza pace: è ancora sciopero "Mancano soldi per la produzione"

di Maria Rosa Di Termine

Due ore di sciopero e presidio domani, dalle 10 alle 12, alla Fimer di Terranuova Bracciolini in contemporanea con l’incontro in azienda tra i rappresentanti dei lavoratori, il Consiglio di Amministrazione dell’industria di Vimercate e l’ex pilota Sam Hancock, Cro del fondo Greybull McLaren, incaricato di gestire la riorganizzazione del gruppo proprio dalla sede valdarnese. A rilanciare la protesta la Rappresentanza Sindacale Unitaria e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil provinciali perché "gli azionisti dell’azienda e il loro organo direttivo Cda – affermano - hanno già disatteso alcuni degli impegni assunti nelle sedi istituzionali". Ormai sono trascorsi 20 giorni dall’udienza al Tribunale di Arezzo nella quale i vertici Fimer hanno accettato l’accordo con l’investitore britannico, ma ancora, spiegano, "non sono stati compiuti gli adempimenti formali necessari ad autorizzare l’immissione dei capitali per il finanziamento dell’attività industriale".

Ovvero i primi 10 milioni messi sul piatto dal nuovo partner per riprendere le produzioni di inverter e saldare i fornitori. "Risorse indispensabili – ha ricordato Ilaria Paoletti segretaria provinciale Fim Cisl – per garantire il lavoro che altrimenti si fermerà a giugno. Speravamo in un cambio di passo e invece ci troviamo per l’ennesima volta a fare i conti con ritardi che alimentano l’incertezza". Una costante, purtroppo, nella vertenza che da quasi due anni coinvolge i 280 addetti della storica fabbrica. "Il presidente del Cda, nonostante le ripetute richieste di chi siede al tavolo istituzionale, continua a non partecipare agli incontri ritenuti decisivi per la ripresa dell’attività a sostegno del piano concordatario - aggiungono Rsu e Fim, Fiom e Uilm.

A fronte della richiesta di Greybull McLaren di mantenere la pace sociale e dei sindacati di non modificare gli assetti dirigenziali e gli interlocutori per le relazioni sindacali il Cda procede a rimuovere figure di primo piano perché ritenute scomode". Lunedì scorso, prosegue Paoletti, "è stato comunicato il licenziamento del capo del personale". Ai tavoli istituzionali e il 3 maggio durante l’udienza in tribunale sindacati e istituzioni ribadirono che il percorso sarebbe stato controllato con attenzione. Adesso dunque si pretendono risposte e l’auspicio è che arrivino già dal vertice in calendario domani alle 10 nella Sala Montalcini dello stabilimento valdarnese. Ad aspettare notizie, stavolta definitive, ci saranno i dipendenti riuniti per una volta ancora in presidio.