FRANCESCO TOZZI
Cronaca

Fimer e la stretta sull’acquirente. Operai: "Vogliamo tempi e ordini"

Oggi l’incontro al ministero. I dipendenti chiedono di salvaguardare anche l’attuale portafoglio di clienti

Fimer e la stretta sull’acquirente. Operai: "Vogliamo tempi e ordini"

Fimer e la stretta sull’acquirente. Operai: "Vogliamo tempi e ordini"

"Giunti a questo punto ci auguriamo si faccia il più presto possibile. È da oltre due anni che questa vertenza ci tiene appesi ad un filo". Torna a farsi sentire la voce dei dipendenti Fimer in vista dell’incontro che si terrà questa mattina a Roma nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Un vertice fondamentale, che era stato richiesto dalle organizzazioni sindacali già all’indomani del pronunciamento del Tribunale di Milano, quando i primi di dicembre aveva spianato la strada all’amministrazione straordinaria ed evitando quindi il baratro del fallimento. Verrà fatto un punto della situazione con i commissari, nominati proprio quest’ultimi dal governo. "Adesso è necessario stringere sull’acquirente - fanno sapere i lavoratori - Fortunatamente è stato operato un cambio di passo negli ultimi mesi, riuscendo a superare l’ostacolo maggiore che per noi era la vecchia proprietà, per come ha gestito tutti i vari passaggi. Siamo fiduciosi che da questo incontro possano uscire novità positive per tutti noi". Sarebbe un segnale di relativa serenità per tutti coloro che dal novembre 2021 sono rimasti appesi al destino di questa azienda. Anni di tira e molla, di vere e proprie montagne russe che hanno messo a dura prova operai, impiegati e le rispettive famiglie. Voci di corridoio affermano che sarebbero già un paio i soggetti interessati a comprare il colosso del fotovoltaico. Un particolare, se confermato, di non poco conto per il gruppo oggi controllato da Greybull Capital/McLaren Applied. Questa mattina, oltre ai già citati commissari, saranno presenti i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil e le istituzioni, con in prima linea il Comune di Terranuova Bracciolini e la Regione Toscana.

La richiesta di fare alla svelta che viene dalle maestranze è condivisa anche dalla triplice, che al tavolo romano chiederà maggiore chiarezza sulle tempistiche per il rilancio della fabbrica e per riacquistare o mantenere la fiducia dei clienti e fornitori, oltre che per salvaguardare l’attuale portafoglio ordini e acquisire nuove commesse. Fondamentale sarà capire che tipo di soggetti presenteranno offerte, cioè se abbiano o meno carattere industriale e che siano in grado di garantire la continuità e la salvaguardia dell’occupazione. Un ruolo non secondario nella vicenda è stato ricoperto dalla nuova proprietà. Durante l’ultimo incontro di fine novembre a Firenze, in palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, Marc Meyohas e Sam Hancock in rappresentanza di Greybull McLaren, hanno confermato la volontà del fondo inglese di mantenere gli impegni già presi e garantire un futuro di sviluppo e sostenibilità per lo stabilimento valdarnese.

A questo punto l’obiettivo principale è che la società superi la fase concorsuale tutelando la forza lavoro e la sua competitività sul mercato. Si tratta infatti di un settore, quello delle energie rinnovabili, in costante crescita ed espansione, ma che vede il gruppo dell’energia green non del tutto fuori dal tunnel della crisi.