REDAZIONE AREZZO

Filtrato o non filtrato, questo é il dilemma Ma non tutto il miele conserva le sue proprietà

Tra i prodotti in commercio rischiano di perdersi le doti curative e farmacologiche

Tutti sappiamo che il miele fa bene all’organismo. I suoi componenti, circa 200, enzimi, antiossidanti, amminoacidi, vitamine, minerali, lo rendono un super alimento: energizzante, antibatterico, antinfiammatorio, benefico per pelle, fegato e cuore.

Non tutti i tipi di miele in commercio però posseggono queste proprietà. Grazie ad uno studio di V. Bryant, docente della Texas A&M University e uno dei migliori palinologi esistenti, si è scoperto che il 76 % del miele commercializzato è alterato in qualche modo: in Cina si aggiunge dello sciroppo di riso, mentre in Bulgaria si allunga con sciroppo di zucchero.

Altra alterazione è l’ultrafiltrazione usata per eliminare le impurità, che sono proprio le depositarie delle proprietà benefiche: perciò il miele ultrafiltrato è solo un dolcificante a base di acqua e zucchero. Quindi è importante saper riconoscere il miele puro da quello alterato, ecco alcuni test casalinghi per capirlo.

TEST DEL POLLICE: poni una goccia di miele sul pollice. Se rimane intatta e non cola, è puro.

TEST DELL’ACQUA: versa un cucchiaio di miele in un bicchiere d’acqua. Se rimane intatto e

non si scioglie è puro. Il consiglio è di comprare miele biologico, prodotto nel rispetto di ambiente ed api, e di sceglierlo toscano, uno tra i migliori d’Italia.