REDAZIONE AREZZO

Fiera: tra i banchi Madalina Ghenea, la musa di Sorrentino e del Festival di Sanremo

La splendida modella e attrice entusiasta dell'evento. "Sempre meglio comprare oggetti antichi". Una foto ai Costanti poi ancora in centro

Madalina Ghenea

Arezzo, 5 febbraio 2017 - Si alza dal tavolino dei Costanti flessuosa come quando esce dalla piscina dell’ultimo film di Sorrentino. Ricordate? Lei nuda, sia pur di spalle, e i protagonisti inchiodati, neanche fossero stati fissati dagli occhi alla Giucas Casella di Sir Biss, l’ipnotizzatore di Robin Hood. E’ Madalina Ghenea: un cappotto chiaro, il berretto nero di lana calato fino agli occhi ma che trattiene solo in parte i capelli sciolti. Riconoscibile perfino al bar.

«Ma davvero volete farmi una foto? Non so se vengo bene». Il dubbio regge pochi secondi, neanche il peggiore dei fotografi riuscirebbe a farla venire male. E intorno a lei in pochi secondi si assiepano anche i camerieri e i semplici passanti, che non si fanno ingannare dal cappotto e riconoscono il personaggio. Ultimamente spesso da queste parti. Ma in questo caso proprio in giro per la Fiera.

«E’ bellissimo qui». Dunque perfino la musa, non solo di Sorrentino ma anche di tante aziende ai cui prodotti ha prestato il volto, ama l’antiquariato? «Trovo che sia sempre più bello comprare pezzi antichi invece che pezzi nuovi». Quasi uno spot pubblicitario anche questo, offerto gratis al popolo della Fiera. Lei, che appena un anno fa condivideva il palco con Carlo Conti al Festival di Sanremo.

E quando le ricordi Sanremo, per spiegarle come mai la gente la riconosca al volo, si illumina al migliore dei ricordi. Uno scatto, un altro, un sorriso. Romena di origine, una bella fetta di carriera per il mondo ma soprattutto in Italia: e non solo come modella. Sorrentino a parte, il suo volto ha incrociato prima i video di Ramazzotti, poi «Ballando con le stelle», una delle trasmissioni ammiraglie di Rai Uno. Per poi essere scelta da Gassman e da Ben Stiller per i loro film o dalla produzione dei Borgia per interpretare Dorotea Malatesta. «Sicuri che così vengo bene?». Sì, mai stati così sicuri.