REDAZIONE AREZZO

Fiera: duello a distanza con Parma Scelta l’area per gli ex espositori

In otto hanno deciso di tornare dopo l’addio: il debutto sarà ad aprile, la sede quella tra Prato e Duomo. Domani i trasferimenti con le "migliorie", entro giugno il nuovo bando. Si allontana l’edizione del 25 aprile.

Fiera: duello a distanza con Parma Scelta l’area per gli ex espositori

Non grideranno "terra" come i marinai di Cristoforo Colombo, non si commuoveranno come chi rivede il proprio paese dopo anni: ma si rimettono in gioco. Sono gli ex espositori della Fiera, quelli che per i motivi più diversi l’hanno abbandonata negli anni. Non per vecchiaia, certo, ma stretti dal nodo scorsoio delle mille difficoltà del loro lavoro. L’assessore Simone Chierici, alle prese con un numero di protagonisti ormai troppo basso per le dimensioni dell’evento, da mesi aveva lanciato la rete. E i primi risultati sono oltre le aspettative: in otto hanno accettato di tornare sui loro passi.

Favoriti, certo, da condizioni molto invitanti e che saranno garantite solo tre mesi: ma intanto tornano. Il loro debutto è previsto ad aprile, con la ripresa delle edizioni di primavera. Scelta anche la sede: il lembo del Prato a ridosso del Duomo. Non è il massimo, almeno in una stagione ancora incerta, ma la location non doveva essere quella degli altri espositori, per non creare contrasti con il popolo della spunta. Bene o male è in continuità con i banchi di via Ricasoli, ma forse soluzioni migliori ci sarebbero. Detto questo è un primo passo per rafforzare la squadra degli antiquari.

La più importante sarà portata al traguardo entro giugno: il lancio del bando sulle piazzole vuote. Domani chi tra i titolari ha chiesto il trasferimento saprà in quale angolo del percorso potrà allargarsi. Poi avanti.

Avanti intanto da oggi con una due giorni che sfida a distanza Parma: la Fiera di primavera, è chiaro che una parte degli antiquari per una volta non la troveremo sulle nostre strade. Meno preoccupante in termini di arrivi, non sempre i due target coincidono e comunque gli appassionati se vogliono possono anche tentare la "doppietta".

Le richieste di informazioni sono tante e ci sono tutte le possibilità perché la Fiera prosegua il filotto positivo che dura da mesi, almeno in termini di arrivi. Regalando anche all’indotto la classica scossa del primo weekend del mese. Scossa che gli sarà negata il 25 aprile. L’edizione straordinaria, chissà perché interrotta e chissà perché mai ripartita, si allontana. I primi sondaggi della Fondazione non sono stati un granché e in questo campo, si sa, il "braccino" è corto. Peccato: in quella data i turisti ci sono comunque e la Fiera potrebbe andare al traino.

Ma tant’è: è sempre più difficile riprendere un percorso interrotto. Proviamo ad allungare quello della grande folla. Tra i motivi di richiamo, oltre all’antiquariato prevalente, c’è anche il vintage, sorta di collaterale. Con due sedi straordinarie e che sarebbe bello sfruttare per la Fiera a ogni edizione: il chiostro della biblioteca e il giardino pensile della Provincia, aperti a oltranza dalle 9 alle 19. Chi salta sul carro della Fiera in genere vince. E se lo perde cerca sempre di ritrovare terra.

Alberto Pierini