Dengue, zona rossa intorno all'ospedale

Operatori a caccia della zanzara tigre. Il bambino colpito dal virus resta ricoverato

Nella zona attorno all'ospedale scatta la bonifica

Nella zona attorno all'ospedale scatta la bonifica

Arezzo, 12 agosto 2022 - Ciggiano e Arezzo con un cerchio sulla mappa fotografata dal drone. Due "zone rosse" circoscritte alle aree in cui può essere avvenuto il contatto con il virus dengue che ha colpito un bambino rientrato da Cuba la settimana scorsa e in soggiorno temporaneo a Ciggiano insieme ai familiari. Il piccolo aveva manifestato i sintomi dell’infezione e per questo era stato trasferito all’ospedale San Donato dove i sanitari avevano accertato che si trattava del virus diffuso nei paesi tropicali e trasmesso alle persone attraverso la puntura di una zanzara tigre che, a sua volta, ha punto una persona infettata.

Ad Arezzo la disinfestazione nell’area compresa in un raggio di duecento metri intorno all’ospedale scatta stasera dalle 23 e fino alle 7 di domani . È una misura precauzionale disposta dalla Asl e dal Comune con l’ordinanza urgente di Palazzo Cavallo che declina regole e strade interessate. Ecco l’elenco delle vie dove gli operatori eseguiranno il trattamento a caccia della famigerata zanzara tigre: Via Giuseppe Laschi, Via Pietro Nenni, Via Uguccione della Faggiola, Via Giovanni Acuto, Via Bettino Craxi, Via Giuseppe di Vittorio, Via Giovanni XXIII, Via Alcide de’ Gasperi, Piazza San Donato, Via Antonio Pigafetta, Via Bartolomeo Diaz, Via Amerigo Vespucci, Via Curtatone, Via Paolo Toscanelli, Via Alessandro dal Borro, Via Cesare Battisti e Via Luigi Cittadini.

La decisione di circoscrivere l’area attorno all’ospedale è collegata al fatto che il bambino attualmente è ricoverato nel reparto pediatria del San Donato ed è finalizzata alla tutela della salute pubblica.

Un procedimento previsto nei casi di emergenza sanitaria e per "prevenire malattie infettive trasmissibili", si specifica nel provvedimento. Le condizioni del piccolo paziente sottoposto a isolamento secondo i protocolli previsti in questi casi, non destano preoccupazione. Nell’ordinanza è indicato che l’operazione di bonifica riguarda "aree pubbliche, caditoie stradali e pozzetti, aree private, aree verdi di pertinenza delle abitazioni presenti nell’arco di duecento metri dall’ospedale San Donato, dove gli operatori procederanno alla disinfestazione con insetticidi, tramite interventi sia adulticidi che larvicidi, e con la ricerca e l’eliminazione dei focolai larvali peri-domestici con ispezioni “porta a porta” delle eventuali abitazioni comprese nell’area segnalata".

Ai residenti, commercianti e titolari di attività produttive e più in generale a chi ha "l’effettiva disponibilità di aree aperte o abitazioni nelle aree interessate" viene chiesto di "permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione per eseguire i trattamenti e di attenersi a quanto indicato dagli operatori". Durante il trattamento si sono una serie di precauzioni da osservare e tra queste, restare al chiuso con finestre e porte serrate, sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d’aria, tenere al chiuso gli animali domestici, coprire gli orti con teli di plastica.