
di Dory d’Anzeo
Dipendente Telecom, ‘anima’ del Partito Comunista ad Arezzo, Alessandro Massimo Facchinetti si presenta per diventare sindaco della città.
Non era possibile un accordo fra i partiti comunisti?
"Abbiamo avuto un confronto con tutte le altre forze che si richiamano all’area comunista a inizio anno ed erano stati invitati anche i rappresentanti del Pci, ma non si sono presentati. C’è poi un altro motivo, noi non facciamo accordi con il Pd mentre loro sono disponibili. Una precisazione: queste sono questioni di carattere politico, verso Bottai nutro il massimo rispetto".
In caso di ballottaggio, non appoggerete Ralli...
"Né Ralli, né nessun altro. Ciò che distingue il Pd dall’area di centrodestra è una maggiore attenzione ai diritti civili, ma sul tema dei diritti sociali non si nota la differenza, vedi le riforme sul lavoro in stile Jobs Act".
Obietta qualcuno: così la sinistra si autosabota...
"La questione è molto semplice: il centrosinistra si sta rovinando con le sue mani, non siamo noi il problema. Per quale motivo dovremmo cercare alleanze, per ottenere una seggiola? Non ci interessa, non è quello l’obiettivo per il quale scendiamo in campo. Le responsabilità di un’eventuale sconfitta vanno ricercate tutte nell’area del centrosinistra che, ormai da tempo, guarda agli imprenditori e si è dimenticata dei lavoratori".
Di cos’altro si è dimenticata la sinistra? Quali sono i temi che, secondo lei, mancano al dibattito in queste amministrative?
"Il primo, che è anche uno dei punti principali del nostro programma, è il lavoro. A oggi, non c’è un solo partito che parla dei lavoratori, di come aumentare i posti di lavoro. Si parla solo di aziende e di imprenditori, per chi in quelle aziende ci passa la vita non c’è una sola proposta. Secondo, la ripubblicizzazione dei servizi di interesse pubblico, quindi energia, raccolta rifiuti, fino ad arrivare alla gestione dell’acqua. Ricordiamo sempre che c’è stato un referendum nel 2011 nel quale i cittadini si sono espressi chiaramente, ma è stato sempre disatteso, da tutti. Infine, ma qui c’è un po’ più di condivisione anche con altre forze politiche, siamo assolutamente contrari al raddoppio dell’inceneritore di San Zeno. Siamo per una vera raccolta differenziata porta a porta e i nuovi cassonetti sono, tra l’altro, oggettivamente non adatti a raggiungere l’obiettivo".
Quali sono le aspettative per queste elezioni?
"Confermare la crescita del nostro partito. Eravamo presenti già cinque anni fa con Ennio Gori, da allora siamo cresciuti costantemente, ad Arezzo come in Toscana. Per noi è importante far conoscere le nostre idee e i nostri programmi. Quello che verrà, si starà a vedere".