"Fa rumore": e la accoltella Marito condannato a 9 mesi

Infastidito dalla moglie che lava i piatti la colpisce d’impulso a una gamba. Lei non lo denuncia, vivono ancora insieme. Ma il caso arriva fino alla sentenza.

"Fa rumore": e la accoltella  Marito condannato a 9 mesi

"Fa rumore": e la accoltella Marito condannato a 9 mesi

Il rumore dei piatti che la moglie stava lavando in cucina, come ogni giorno dopo aver sparecchiato la tavola, era diventato per lui come un tarlo. Qualcosa che ad un certo punto non ha più tollerato. Un fastidio che si è trasformato in un atto di violenza. Così il marito, nell’aprile di due anni fa, aveva colpito la donna con un coltello in una gamba, all’altezza della coscia destra. Un gesto che forse non è riuscito a controllare e gestire. Almeno è quanto ha ripetuto davanti al giudice, specificando di non aver agito con volontà o intenzione di mettere in pericolo la vita della donna.

A processo è finito un uomo di 51 anni per il fatto accaduto nella casa dove vive con la moglie nel comune di Laterina Pergine. Oggi i due sono ancora insieme e sotto lo stesso tetto. Quel brutto episodio probabilmente se lo sono lasciato alle spalle provando a rilanciare il matrimonio. Ma la giustizia segue strade diverse e quel giorno, sebbene la donna non avesse denunciato il marito, la macchina dei soccorsi era scattata. Lei era stata soccorsa dall’ambulanza e in quella casa erano arrivati anche i carabinieri per chiarire l’accaduto. Dopo il sopralluogo, avevano proceduto d’ufficio e l’uomo era stato denunciato.

Ieri ad Arezzo, l’epilogo della vicenda giudiziaria con il processo: il cinquantunenne, senza precedenti, era accusato di lesioni ed è stato condannato a nove mesi. Il giudice, dopo aver ripercorso la storia di quel giorno attraverso le testimonianze, ha riconosciuto colpevole l’uomo. A sostenere l’accusa di lesioni aggravate dal rapporto coniugale con la donna, è stato il pubblico ministero Bernardo Albergotti. In aula, l’imputato è stato ascoltato e ha raccontato di aver colpito la moglie per sbaglio, mentre lei stava sistemando la cucina. Una versione opposta a quella del pm, convinto, invece, dell’intenzionalità di quel gesto. E la linea accusatoria ha incrociato il convincimento del giudice che al termine dell’udienza in tribunale ha emesso la sentenza di condanna.

In questi due anni la coppia ha ripreso il menàge familiare: la donna è rimasta accanto al marito nonostante la paura di quel giorno, quando il fendente la colpì alla gamba proprio mentre era intenta nelle faccende domestiche. Non poteva sapere che lavare i piatti davanti al marito sarebbe stato pericoloso.

Lucia Bigozzi