"Paola ci consegna un diario del presente pieno di ironia e di capacità di autoanalisi, oltre che una lucida critica verso la burocrazia del sistema sanitario. A cinque anni dall’ictus, è pronta a riprendere la strada che si era bruscamente interrotta: prepara lo zaino e parte per l’Amazzonia".
È una parte della motivazione che spiega alla trionfatrice e al pubblico la scelta della giuria nazionale. In una serata che trova un altro grande protagonista in Ezio Mauro (nella foto al momento della premiazione): l’ex direttore di Repubblica e saggista storico riceve il premio "Città del Diario". E ne riceve il libro ricco di pagine bianche, rivela il suo legame profondo con i diari. "Sono una fonte imprescindibile: anche perché semplicemente non vengono scritti in genere per essere letti ma per fare i conti con se stessi, una forma libera e autentica di raccontare la propria storia e quella generale". Ezio Mauro ha spiegato quanto i diari abbiano inciso su tutti i suoi libri. "Dentro ci sono i segni della caduta del fascismo, il diario personale di Mussolini, il racconto del figlio". Ezio Mauro si iscrive così alla lista d’onore di un premio ricco di personaggi e di personalità. "La prima parola del diario bianco che mi avete regalato? Ricominciamo", spiega Ezio Mauro, dando voce ad un premio che già guarda all’appuntamento del 2024.