
Piero Mancini e Shermine Dajani
Arezzo, 24 febbraio 2015 - E' passato un anno e mezzo da quando le imprese del gruppo Mancini si sono viste negare il concordato e decisero di ricorrere alla procedura di amministrazione straordinaria. Una richiesta fuori dal comune, in campo solo per i grandi gruppi insolventi. L’idea è procedere ad una ristrutturazione aziendale «ad ogni costo», data l’entità del debito ed il numero di dipendenti a rischio.
L’iter è aperto da un provvedimento governativo e le aziende sono affidate ad un commissario straordinario di nomina ministeriale. Il commissario che decide delle sorti del gruppo è l’avvocato Antonio Casilli. E' la setimana decisiva dato in questi giorni verranno valutate le offerte di acquisto della Ciet Impianti\Tte e della Cometi, i due colossi del gruppo Mancini. Le offerte. Perché a questo punto c'è la conferma del commissario straordinario: le offerte sono più d'una. Anche se preferisce non indicarne il numero esatto. Il 30 dicembre il ministero ha autorizzato la pubblicazione del bando di cessione congiunto fissando il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti d’acquisto per il 20 febbraio. Per Cometi, gli immobili funzionali all’esercizio di impresa saranno oggetto di contratto di affitto con l’acquirente. Gli immobili saranno ceduti successivamente.
Ora verrà verbalizzata la consegna delle offerte giunte al commissario nello studio del Notaio Elena Bucciarelli Ducci. All’apertura e valutazione delle stesse procederà un’apposita commissione. Un bando a parte è stato dedicato alla vendita mobiliare relativa agli automezzi non funzionali all’esercizio di impresa di Ciet Impianti: offerte irrevocabili entro oggi.
Mercoldì l'apertura delle buste con la verifica delle offerte alla presenza del Commissario Straordinario. I bandi non sono andati deserti e la valutazione delle offerte sarà legata al mantenimento dell’occupazione (circa 300 dipendenti). Alla fine dello scorso anno si era affacciata quale possibile acquirente Shermine Dajani, manager giordana con origini palestini. La signora aveva annunciato l’intenzione della sua corporation di compiere ulteriori acquisizioni. Nel mirino appunto Tte, ex Ciet, di Arezzo, e Cometi di Sansepolcro.