Elia-Gianmaria, giornata perfetta Rauco-Vanneschi, cuore e talento

Voti alti per i protagonisti dello spareggio: i gialloblù faticano a piegare la resistenza dei rossoverdi. Parsi e Rossi fermano la Chimera sul 4. Sant’Andrea, il passo indietro di Marmorini e il riscatto di Montini

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di Federico D’Ascoli

Nella Giostra mai vista, quella dello spareggio a 10 punti le pagelle sono alte per tutti, senza insufficienze. Il migliore è Cicerchia, ma Scortecci, Rauco e Vanneschi sono subito sotto. Meno brillanti Parsi e Rossi, Marmorini non trova il terzo centro consecutivo, Montini invece fa dimenticare giugno.

Gianmaria Scortecci 9,5. "Toh, segna", urla alla tribuna dopo aver messo il settimo sigillo sul 5. La sua carriera non ha un difetto, andrebbe mostrata ai giovani cavalieri. Torna il lizza per dare il colpo di grazia a Porta Crucifera ma paga un po’ la fatica del cavallo Doc e si ferma sul 4. Dopo un filotto così lungo ci sta che la macchina da 5 si prenda una pausa. Tanto c’è Cicerchia, no?

Davide Parsi 6,5. La debuttante Biancaneve parte forte e poi gli gioca un brutto scherzo a una quindicina di metri dal Buratto. Il cambio di galoppo gli toglie equilibrio e i millimetri che mancano per andare sul 5. Ci va vicino, ma vicino conta solo a bocce.

Adalberto Rauco 9. Cerca il primo centro della carriera e lo cancella con una bellissima galoppata con la ritrovata Pia. Si trova davanti il 4 di Scortecci ma non riesce ad approfittarne allungando solo la serie degli spareggi. Non vince ma se davvero doveva guadagnarsi la fiducia del quartiere, l’obiettivo è raggiunto.

Tommaso Marmorini 6,5. La sua carriera è l’unica che ha subito un disturbo evidente, Conte Darko scarta leggermente davanti ai figuranti rossoverdi ma da Sant’Andrea nessuno si lamenta troppo. Dopo due 5 trova un 4 ben distante dal centro. Un piccolo passo indietro rispetto a giugno

Elia Cicerchia 10. A giugno gli era bastato il compitino per vincere. Un 3 sul numero che per lui è come rubare la merenda a un bambino. Stavolta Porta Crucifera fa sul serio e il profeta Elia non si fa pregare. Timbra due 5 tenendo a bada Olympia che la giuria misura per eccesso di zelo e guarda diritto al cielo alzando la sua lancia infallibile tra gioia e malinconia.

Francesco Rossi 6. Galoppa sapendo che solo spezzando la lancia può sperare di vincere. Rocky parte bene ma alla fine cala di galoppo e il timbro che esce rimane un po’ troppo distante dal pomodoro.

Lorenzo Vanneschi 9. Alla fine si mette le mani nei capelli. Ha fatto il 5 che serviva in seconda carriera con Pinocchio non gli è riuscito il bis quando serviva per allungare con un altro spareggio la sfida a Colcitrone. Ma chiedergli di più non si può.

Saverio Montini 8. Corre senza più pressioni, d’accordo. Ma scrollarsi dalle spalle la carriera di giugno non era così semplice. Nella condizione perfetta per giostrare dimostra tutte le sue qualità di giostratore e cancella qualsiasi dubbio sulla sua cavalla Syria.