È dedicato ad Anna Freud il nuovo romanzo di Lucrezia Lombardo

Il romanzo "Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud" di Lucrezia Lombardo, edito da Les Flaneurs, celebra la figura di Anna Freud, pioniera della psicoanalisi e dell'infanzia, restituendole l'identità e il merito che le spettano.

È dedicato ad Anna Freud il nuovo romanzo di Lucrezia Lombardo

È dedicato ad Anna Freud il nuovo romanzo di Lucrezia Lombardo

È dedicato ad Anna Freud, l’ultima figlia del celebre psicoanalista Sigmund Freud, il nuovo romanzo della scrittrice aretina Lucrezia Lombardo e nato dalla collaborazione con la casa editrice Les Flaneurs. Proprio con il libro di Lombardo, infatti, s’inaugura la nuova collana del marchio editoriale, "Le Innominate", curata da Annachiara Biancardino e dedicata alle artiste e intellettuali il cui impegno è stato offuscato da rappresentazioni distorte o incomplete. La collana intende, perciò, restituire l’identità di soggetto, e non ‘funzione dell’altro’, alle donne di pensiero che hanno segnato il XX secolo e non soltanto esso. Il nuovo romanzo di Lucrezia Lombardo, Berggasse 19. Una donna di nome Anna Freud, si presenta dunque come un memoir epistolare incentrato sulla biografia di Anna Freud (Vienna 1895 – Hampstead 1982), ad oggi più nota per l’eredità paterna che per il suo intenso vissuto e contributo alla psicoanalisi. Anna Freud, tuttavia, fu una donna originale e coraggiosa, capostipite della "psicologia dell’io" e tra le prime a dedicarsi ai disturbi infantili, aprendo i celebri "Asili di guerra", che ospitarono bambini rimasti orfani durante il primo e il secondo conflitto mondiale e i piccoli sopravvissuti ai campi di sterminio. La Freud fu altresì la prima donna a presiedere la Società Psicoanalitica di Vienna, fondata da Sigmund Freud, e fu colei che portò avanti il lavoro della scuola nonostante le persecuzioni naziste derivanti dall’annessione dell’Austria al Reich dal 1938, sino al crollo del regime hitleriano. Sul piano sentimentale, è noto il legame di Anna con la collega statu¬nitense Dorothy Burlingham, ovviamente inviso alla menta¬lità del tempo. Lucrezia Lombardo cede quindi la parola alla stessa Anna – che si racconta in una lettera, indirizzata a Dorothy, immaginaria ma fedele alla biografia storica – per ripercorrere le tappe cruciali della vita di una donna lungimirante, indi¬pendente e capace di grandi gesti di empatia, che ha ancora molto da insegnare.