
La musica si è sempre occupata di denunciare le atrocità della guerra, trasmettendo messaggi di pace e speranza, abbattendo barriere e unendo le persone, come ha fatto John Lennon con “Imagine”, sognando un mondo migliore senza guerre.
Sono passati sessant’anni da quando Bob Dylan nella sua famosa “Masters Of War” ha denunciato i signori della guerra che si nascondono dietro ad una scrivania e mandano indifferenti il proprio popolo a morire.
Era il 1963, ma resta un brano del tutto attuale, perché purtroppo la storia si sta ripetendo. Allora come adesso la musica scende in campo: vari artisti hanno deciso di far sentire la loro voce con messaggi e foto sui social, annullando i loro concerti in Russia e Ucraina in segno di protesta. Lo ha fatto Sting, riproponendo la sua canzone “Russians” del 1985, dedicandola agli ucraini coraggiosi e ai russi che protestano contro la guerra e facendo un appello: ”Tutti noi amiamo i nostri figli. Fermiamo la guerra”. Anche gli Scorpions, in un live a Las Vegas, hanno deciso di modificare il testo della famosa “Wind Of Change” dicendo: “Ascolto il mio cuore: dice, Ucraina, aspetta che il vento cambi”. Con il cuore colmo di speranza, confidiamo che la musica e il vento portino presto un cambiamento!