LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Due mamme: i giudici dicono no "Non molliamo, pronte all’adozione"

Il tribunale boccia il ricorso della coppia: voleva il riconoscimento comune della genitorialità sui gemellini. L’avvocato Borri: "Amareggiate". I giudici: non possiamo sostituirci a valutazioni che spettano al legislatore

di Lucia Bigozzi

"Noi per i nostri figli si va anche in galera". L’amarezza c’è ma è più forte la perseveranza. "Andiamo avanti, non ci fermiamo" dicono per il tramite dell’avvocato, le due mamme di Anghiari dopo il no del tribunale aretino al ricorso presentato da A.R ed E.H (quest’ultima originaria di Livorno), la coppia arcobaleno di Anghiari unita civilmente dal 2015, che chiedeva allo Stato il riconoscimento della genitorialità di madre per entrambe le donne nei confronti di due gemellini nati il 14 giugno.

Il ricorso era scattato per estendere lo status anche alla madre che si è sottoposta alla fecondazione eterologa in Spagna e ha donato gli ovociti trasferiti per una maggiore adattabilità nell’utero dell’altra mamma che ha portato a termine gravidanza e parto.

Il pronunciamento dei giudici (basato sull’articolo 4 comma 3 della legge 40 2004), di fatto, chiude alla possibilità di riconoscere anche alla mamma intenzionale la genitorialità che, invece, la norma assegna alla donna che ha dato alla luce i figli.

Sarà così se, entro dieci giorni, le due mamme non decideranno di impugnare in Appello la sentenza della sezione civile del tribunale, opzione che per ora resta sullo sfondo. L’altra opzione da valutare con l’avvocato Ramona Borri è l’adozione dei due gemellini da parte della donna non riconosciuta all’anagrafe.

"È un’ipotesi sulla quale stiamo ragionando. Per la mamma che ha donato gli ovociti ci sarà il tristissimo compito dei passaggi al tribunale dei minori di Firenze per tentare l’adozione. Credo sia la via più percorribile", spiega il legale che ieri ha ricevuto le mammme e spiegato la decisione dei giudici, un collegio tutto al femminile presieduto da Lucia Faltoni che ha accolto l’opposizione del ministero dell’Interno e del Comune di Anghiari al riconoscimento della genitorialità per la mamma intenzionale.

Nella decisione è specificato che "pur nella comprensione umana del caso e del concreto rapporto genitoriale non solo intenzionale ed affettivo, ma anche biologico, tra i minori ed entrambe le ricorrenti donne, l’esigenza di tutela dell’interesse dei minori, allo stato della legislazione vigente, non può legittimare il tribunale a sostituire le proprie valutazioni con quelle spettanti esclusivamente al legislatore".

Tutto nasce dalla richiesta avanzata all’anagrafe del Comune dalla coppia di Anghiari di modificare l’atto di nascita dei gemellini inserendo accanto al cognome della madre che li ha partoriti anche quello della madre che ha donato gli ovociti.

Di fronte all’opposizione dell’ufficiale di Stato civile del Comune, le mamme avevano deciso di rivolgersi al tribunale. Il sindaco di Anghiari Alessandro Polcri esprime soddisfazione per la decisione dei giudici che "conferma la correttezza dell’operato dei nostri uffici" ma al tempo stesso riconosce l’esigenza di colmare un vuoto normativo rispetto alle istanze delle coppie dello stesso sesso con figli.

Ora, la mamma non riconosciuta all’atto di nascita, potrebbe diventare madre adottiva.