"Doppio incendio, è stato un attentato"

Lo sostiene Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil, dopo quanto accaduto nel giro di appena una settimana a Levane

Gli accertamenti sul posto di vigili del fuoco e tecnici Arpat

Gli accertamenti sul posto di vigili del fuoco e tecnici Arpat

di Roberto Bertoncini

"È doveroso attendere il risultato dei lavoro dei magistrati ma penso che possiamo partire da una valutazione che difficilmente verrà smentita. Gli incendi della Valentino e della Lem non sono attribuibili a impossibili forme di autocombustione. Qualcuno ha appiccato gli incendi". Commenta così Alessandro Mugnai, segretario provinciale della Cgil Arezzo, quanto accaduto nel giro di appena una settimana in via Valiani a Levane. Un duro colpo quello subito dall’area industriale valdarnese, al quale Mugnai ritiene di dover far fronte immediatamente, senza che non si valuti appunto la possibilità di infiltrazioni criminali nelle vicende.

"Questo qualcuno è un delinquente ed è la prima volta che in questa provincia si registra un simile attacco criminale – prosegue il segretario provinciale della Cgil – Occorre reagire e penso che non dovremmo farlo ad inchiesta conclusa ma adesso". A tal proposito Mugnai ricorda come non è la prima volta che si discute di questa problematica in provincia di Arezzo e, proprio al riguardo dell’area, cita un passo estratto dal rapporto della Fondazione Caponnetto che la stessa Cgil mise al centro di un suo convegno del dicembre 2014 nella Sala dei Grandi: "I sodalizi criminali sono in grado di aggiudicarsi stabilmente appalti e di acquisire concessioni. I rischi di inquinamento dell’economia legale hanno raggiunto livelli inquietanti". Alla luce di questo secondo Mugnai oggi sono solamente due le scelte da fare. "La prima è attendere e stare fermi nella speranza che gli incendi siano il frutto dell’azione di un piromane isolato e folle. La seconda è lavorare immediatamente sull’ipotesi peggiore ma ad oggi più realistica e cioè che ci sia una presenza della malavita organizzata. La Cgil chiede quindi un impegno immediato e condiviso delle istituzioni dello Stato, di quelle locali, delle categorie economiche e, ovviamente, di tutti i sindacati. Due incendi in pochi giorni sono segnali che non possono essere sottovalutati".

Una questione sollevata anche dal coordinamento valdarnese di Libera che, intervenendo su quanto accaduto in quest’ultima settimana, dichiara come "non è da questi episodi che dobbiamo interrogarci su ciò che accade in Valdarno. Basterebbe leggere gli ultimi nostri tre dossier per interrogarci e riflettere tutti sui rischi che corriamo non certo da oggi e della possibilità che un’economia sana possa seriamente ammalarsi". Per l’associazione è dunque necessario aprire un dibattito che coinvolga tutte le parti della società civile e le diverse sfere politiche, per affrontare il tema delle crisi legate a lavoro e occupazione ed al conseguente aumento delle diseguaglianze, condizioni che aprono "le strade a chi cerca di fare affari sulle nostre nuove povertà e soprattutto mettiamo a rischio la nostra identità come comunità valdarnese".

Detto questo, parlando della situazione delle due aziende, Cgil Arezzo sottolinea la grande forza di reazione da parte di entrambe, evidenziando il bel gesto di solidarietà imprenditoriale da parte di Prada nei confronti della Valentino. Se da una parte le federazioni di categoria stanno discutendo dell’attivazione degli ammortizzatori sociali e dunque la ‘gestione sindacale’ è già attiva, per Mugnai resta da affrontare quella politica e istituzionale, affinché "si sviluppino immediatamente tutte le azioni necessarie a combattere un fenomeno che finora è rimasto al buio ma che gli incendi hanno illuminato".