
Donati altri 2 defibrillatori. Il ricordo di Gabriele
di Sonia Fardelli
Altri due defibrillatori in arrivo per rendere ancora più sicuro il territorio . E saranno donati, come è successo anche per l’ultimo, di nuovo dai genitori di Gabriele Lusini, il giovane morto folgorato in seguito ad un incidente durante la pesca. Salgono così a 39 gli strumenti salvavita disseminati nel territorio bibbienese.
L’ultimo defibrillatore è stato proprio quello donato da Katia e Fabio, i genitori di Gabriele. Il dispositivo è stato installato sulla ciclopista dell’Archiano in prossimità del luogo del terribile incidente di pesca. Altri due defibrillatori arriveranno a breve sempre donati dalla famiglia Lusini, che vuol ricordare il figlio donando dispositivi in grado di salvare vite.
"Grazie alla solidarietà di tanti cittadini, di imprenditori e di associazioni – dice il sindaco Filippo Vagnoli – siamo arrivati a un grande risultato. A breve arriveranno altri due Dae. Il progetto Il cuore arriva da lontano, ma parla di futuro, di sicurezza, di vita e di solidarietà. Ringrazio le misericordie e Soci e tutto l’associazionismo, gli imprenditori e i singoli cittadini che si sono prodigati in questi anni per farci diventare un territorio cardiologicamente protetto". Il progetto "Il cuore " è iniziato qualche anno fa con il supporto delle Misericordie locali e della centrale operativa 118 che insieme al Comune hanno lavorato per dotare tutte le scuole, gli impianti sportivi, le vetture della polizia municipale, gli uffici comunali, le frazioni del territorio e oggi anche la ciclopista di defibrillatori intelligenti. Nel corso degli anni sono stati organizzati anche numerosi corsi, effettuati da personale qualificato delle Misericordie, che hanno formato all’utilizzo di questi apparecchi salvavita tantissimi volontari che operano all’interno di tutte le circa 80 associazioni del territorio .
"Il protocollo stipulato anni fa – spiega l’assessore Matteo Caporali – in sostanza prevedeva di dotare tutte le scuole, gli impianti sportivi, le vetture della Polizia municipale, gli uffici comunali e le frazioni sparse nel territorio, di defibrillatori intelligenti. Oggi possiamo dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo, ma non ci fermiamo perché questi dispositivi ci consentono di salvare vite umane e questo rappresenta la nostra priorità ieri come oggi".