Gaia Papi
Cronaca

Doglie lampo: chiama il 118, partorisce in ambulanza. Il racconto della mamma

Lui aiuta la moglie a salire sul m ezzo di emergenza ma non lo vede partire. "Mi sono affacciato dal finestrino: ho visto Bianca, era già nata"

I genitori con la piccola Bianca

Arezzo, 19 maggio 2018 - Partorisce in ambulanza, salendo appena in tempo sulla barella. Dopo essersi fatta attendere a lungo, alla piccola Bianca, era venuta una gran voglia di nascere. Pochi i segnali che aveva lanciato a mamma Chiara, di 33 anni. Leggere le contrazioni. Fino a giovedì sera quando: «Alle 22.30 decido di andare all’ospedale con il mio compagno Emanuele per alcuni doloretti che si erano acutizzati» racconta Chiara. E' solo l'inizio di un'avventura incredibile per Chiara Berrettoni e per Emanuele Donnini, una coppia di Lucignano.

«Ma mentre stavo facendo il tracciato le contrazioni si sono improvvisamente indebolite e l’ostetrica mi ha tranquillizzato. Ho deciso quindi di tornare a casa; ho pensato che mi avrebbe fatto bene un bel bagno caldo. Nemmeno il tempo di mettermi il pigiama che le contrazioni si sono rifatte sentire. Decido di aspettare un po’, ma da lì a pochi minuti mi si rompono le acque» continua a raccontare.

«Avevo paura di fare il viaggio in auto fino all’ospedale, così abbiamo chiamato il 118, ma in tutta tranquillità, senza segnalare alcuna urgenza». Dopo poco l’ambulanza di Foiano è sul posto. Chiara esce di casa con l’aiuto di Emanuele, «Tutto ad un tratto sento di non poter più trattenere le spinte». Bianca aveva fretta di nascere. «Ad un certo punto sento la testa della piccola che sta uscendo».

I volontari dell’ambulanza riescono a prendere Chiara e a farla sdraiare sulla barella. Il tempo di salire in ambulanza, chiudere le porte e Bianca è nata. Un bel pianto liberatorio si fa sentire nell’ambulanza. «Due spinte ed è nata» racconta sorridendo la mamma. «Ad aiutarmi degli straordinari volontari, fra cui una giovane incinta che inviterò sicuramente al battesimo di Bianca». All’interno dell’ambulanza gioia e commozione, ma fuori c’è ancora Emanuele, che non sa di essere appena diventato babbo.

«Io ero pronto a partire dietro con la mia auto. Quando ho visto che l’ambulanza non partiva mi sono spaventato. In un momento ho avuto mille pensieri. Mi sono lanciato fuori dall’auto, di corsa verso l’ambulanza. Mi sono affacciato al finestrino per capire cosa stava accadendo e le ho viste. E’ stato lo spettacolo più bello della mia vita. Bianca era nata, e la mamma stava sorridendo felice» racconta. In un istante il mondo si è fermato.

Tutto ha assunto un senso. «Paura, gioia, commozione. In un momento ho vissuto tutte le sensazioni del mondo» racconta Emanuele. «Vederle lì, d’improvviso, è stato un colpo al cuore». L’ambulanza quindi è ripartita. Sul raccordo, all’uscita di Lucignano ha effettuato un rendez vous con un mezzo di Monte San Savino con a bordo medico e l’infermiere Luca.

«E’ un evento straordinario» ci dice. In dieci minuti sono arrivati al San Donato, ad attenderli genicolo, pediatria ed infermieri. Tutti erano pronti ad accogliere mamma Chiara e la piccola Bianca. «Non sto ancora realizzando bene. E’ stato tutto un trambusto. Ti prepari, fai corsi sopra corsi per evitare imprevisti e invece loro sono sempre in agguato. Ma quando tutto finisce bene in questo modo la vita assume un colore diverso» di nome Bianca.